don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 25 Febbraio 2020

“Pose in mezzo a loro un bambino”

Gesù chiede ai Dodici di farlo partecipe della loro conversazione, di averne un resoconto informativo. Ma in coscienza essi riconoscono che il tema non era dei migliori, soprattutto per il modo con cui hanno gestito la conversazione. Piuttosto che “spegnere” la discussione, l’hanno alimentata magari evocando il passato, episodi, momenti, frasi ed atteggiamenti. Probabilmente avranno anche alterato e distorto anche alcune frasi o gesti fatti da Gesù per riportarli a sostegno della loro versione dei fatti e delle idee di ciascuno.

Gesù risponde indicando come principio che “il primo è colui che si fa servitore degli altri”, ma non spende molto tempo per ragionare, dissuaderli o rimproverarli. Piuttosto abbraccia un bambino, ponendolo nel centro. Se vuoi correggere qualcuno o cambiare la mentalità di un gruppo a volte non serve spendere molte parole. È necessario orientare lo sguardo verso il bene che si vuole raggiungere e per cominciare in prima persona a cambiare il proprio stile e il proprio atteggiamento in quella direzione.

Se gli altri discutono su chi è il più grande, tu comincia da un abbraccio. Dall’abbraccio del più piccolo.

In breve

Per cambiare un ambiente o una mentalità non fermarti solo a parlare di quello che manca e che andrebbe fatto. Comincia con gesti semplici, ordinari ed evidentemente orientati ai nuovi cambiamenti da raggiungere. Dimostra che si può partire da poco e già da subito.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato. Se uno vuole essere il primo, sia il servitore di tutti.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 9, 30-37 In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli attraversavano la Galilea, ma egli non voleva che alcuno lo sapesse. Insegnava infatti ai suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani degli uomini e lo uccideranno; ma, una volta ucciso, dopo tre giorni risorgerà». Essi però non capivano queste parole e avevano timore di interrogarlo. Giunsero a Cafàrnao. Quando fu in casa, chiese loro: «Di che cosa stavate discutendo per la strada?». Ed essi tacevano. Per la strada infatti avevano discusso tra loro chi fosse più grande. Sedutosi, chiamò i Dodici e disse loro: «Se uno vuole essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti». E, preso un bambino, lo pose in mezzo a loro e, abbracciandolo, disse loro: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato». Parola del Signore

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