“I tuoi discepoli non sono riusciti a scacciarlo”
Ci sono momenti dell’esistenza in cui sei in cerca di una parola che ti guidi, di qualcuno che sappia “interpretarti”, che riesca a capire in che situazione ti trovi e ti dia le indicazioni che possono aiutarti davvero. Come afferrati dallo spirito muto ci irrigidiamo davanti alla vita solo per non cadere e rimanere in piedi, ma il bisogno di trovare qualcuno su cui poggiarci è insistente e insopprimibile.
A volte sembra di cercare invano, persino i “discepoli” del Signore, coloro che in altre circostanze si sono rivelati d’aiuto, sembra che non possano far nulla, che la loro parola, la loro esperienza, i loro consigli siano inefficaci. Gesù rivela quanto sia necessaria la preghiera in questi momenti. Se non ti fermi a pregare, a chiedere al Signore che agisca nel tuo animo per cambiare il tuo approccio alla realtà, servirà a poco la parola e l’aiuto che altri possono offrirti. È una preghiera diversa dal solito, è quella che nasce quando la vita ti mette in ginocchio e ti fa scoprire che senza l’intervento di Dio verresti “gettato a terra”.
La tua forza di volontà e le tue convinzioni non ti permettono più di restare in piedi come credevi di poter fare.
In breve
I momenti in cui la vita mette in crisi tutto e in modo dirompente, per quanto rari, sono proprio quelli in cui puoi percepire in modo più intenso e profondo l’azione e l’amore del Signore per te, ma solo se ti lasci mettere in ginocchio e umilmente inizi a pregare.
Di don Vincenzo Marinelli anche il libretto:
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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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