“Vieni e vedi”
Filippo invita Natanaele e gli dice di aver conosciuto Gesù. È certamente una confidenza intima, segno di un rapporto di amicizia tra i due. Filippo rende partecipe Natanaele della sua bella esperienza di incontro con Gesù. Tu rendi partecipi i tuoi amici anche delle tue belle esperienze spirituali?
Natanaele gli confessa un pregiudizio culturale, una riserva che ha davanti a questa notizia e che sul principio lo rende scettico, dubbioso, poco convinto. Ma la domanda di Natanaele è vera, come anche il loro legame, probabilmente è per questo che accetta. Forse non per la notizia in sè, ma per l’affidabilità e la credibilità che ha verso l’amico che gliela comunica.
Filippo non perde tempo per convincere Natanaele con dei ragionamenti, ma lo lascia libero di scegliere e di fare con lui personalmente l’esperienza di incontrare Gesù. Alla fine Natanaele crede in Gesù per l’esperienza personale che fa di Lui. È importante la credibilità e la solidità dell’amicizia, la libertà di poter scegliere, l’esperienza personale. La conversione sempre è opera dello Spirito Santo, ma a te è dato il compito di non stancarti di invitare a far esperienza diretta di Gesù.
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