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don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 23 Marzo 2025

Domenica 23 Marzo 2025 - III DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 13,1-9

“Perirete tutti allo stesso modo”
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Nella logica ebraica, la morte sopravvenuta per certi eventi nefasti era a causa dei propri peccati. Invece Gesรน smonta questa visione. รˆ come se si dicesse che il popolo di una determinata nazione, se subisce delle morti รจ perchรจ, in fondo, quegli uomini sono dei peccatori.

Ma Gesรน dice che non c’รจ alcuna connessione diretta tra un evento negativo e il peccato. Non si puรฒ considerare la morte come punizione per i propri peccati. Ma ciรฒ che rimane urgente รจ convertirsi, perchรจ quello che รจ grave รจ morire senza essere in grazia di Dio, trovandosi in una situazione di peccato.

Come si puรฒ riporre tanta fiducia nella misericordia del giudice divino se qui in terra non abbiamo seguito le sue leggi? Se non ci siamo serviti dei suoi mezzi per salvarci? Gesรน stesso ha detto “chi mangia di questo pane vivrร  in eterno”. E come possiamo sperare l’eternitร  se poi non ci nutriamo del suo corpo eucaristico? Certo, la misericordia di Dio รจ grande, e l’uomo puรฒ sempre sperare in essa. Ma la condizione per riceverla รจ molto piรน sfavorevole se non ci si impegna in un cammino di conversione.

Il cammino quaresimale รจ un tempo favorevole per disporre al meglio il nostro cuore a ricevere la salvezza donata dal Signore nella sua Pasqua di morte e Risurrezione.

In breve

Senza un cammino di conversione, l’uomo si trova in una condizione molto piรน sfavorevole nel sperare di ricevere la misericordia del giudice divino.

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