“Gesù doveva morire”
In questi prossimi giorni la liturgia ci porterà a celebrare la passione e morte di Gesù, mentre in parallelo in Europa e in altre parti del mondo si sacrificano sull’altare del potere molte altre vite umane.
La morte, ieri come oggi, non è solo un evento naturale che soggiunge al termine della vita umana, molto spesso è decisa da altri uomini che si attribuiscono l’arbitrio di stabilire finanche il giorno e l’ora in cui mettere fine ad una vita.
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Per il mondo dunque la morte è un evento che viene provocato, desiderato per altri; è un effetto accettabile e giustificabile per perseguire altri interessi di natura politica, commerciale, territoriale. L’uomo di Dio, invece, non desidera la morte per nessuno, e sa accogliere la propria nel momento in cui sopraggiunge.
Non la ricerca come effetto di altri interessi, ma è evento a cui si prepara giorno dopo giorno, perchè segna il momento in cui si troverà a tu per tu con Dio. Ma la morte di Gesù è stata una morte unica nel genere umano. È stata una morte redentiva.
Dal suo stesso sangue Dio ha redento tutti i tuoi peccati, tutti quelli dell’umanità. Onora la morte di Gesù, onora il suo sacrificio d’amore e abbandona il tuo peccato.
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In breve
La morte di Gesù è stata l’unica morte che ha redento l’umanità. Onora questa morte. Abbandona il tuo peccato.
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