don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 23 Febbraio 2022

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“Volevamo impedirglielo”

Giovanni insieme con gli altri apostoli voleva impedire ad un uomo di compiere del bene, di cacciare addirittura i demòni, non per qualche ragione di prudenza o perchè lo eseguiva per finalità ambigue, ma semplicemente perchè era al di fuori della loro cerchia. Che strana ragione per impedire agli altri di far del bene. Gesù ci fa capire che il criterio per appartenerGli non si trova in forza della vicinanza sociale o etnica, o geografica.

Non ci sono tesseramenti che offrono la garanzia di essere discepoli di Gesù. E questo è bello. Gesù fa notare che ci sono suoi discepoli, uomini che vivono secondo il Suo insegnamento, che agiscono dove noi (come gruppi ecclesiali o come singoli) ancora non siamo arrivati, sono presenti su terreni che noi non abbiamo ancora raggiunto, forse perchè ci manca ancora quella sensibilità, o le risorse, oppure perché non abbiamo ancora compreso che in quella situazione c’è un vangelo da annunciare, un male da combattere, una prossimità da compiere.

È bello scoprire che ci sono cristiani di frontiera, che evangelizzano un po’ più al di là delle forme di evangelizzazione che noi già conosciamo. Ci insegnano che non ci sono limiti al modo con cui il vangelo può giungere nel cuore di un uomo e renderlo discepolo di Gesù.

In breve

Non c’è limite che possa contenere l’annuncio del Vangelo. Sono infiniti i modi con cui l’insegnamento di Gesù può giungere nel cuore di un uomo e renderlo Suo discepolo.


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