don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 22 Luglio 2022

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“mamma”

«Maria!».

Quale madre non si intenerisce davanti al figlioletto che la inizia a chiamare   per la prima volta? Ci sono persone che quando ci chiamano per nome hanno il potere di toccarci nel profondo di noi stessi perché ad essi siamo molto legati. Possono essere dei familiari, degli amici, dei colleghi. Ma ci sono relazioni ancora più profonde in cui, già dal modo con cui veniamo chiamati per nome, possiamo capire cosa l’altro ha da dirci.

Sono quelle relazioni in cui l’altro conosce davvero tanto di noi e sappiamo che in lui possiamo confidare. E non è detto che relazioni così profonde siano possibili solo tra coniugi o nell’ambito della vita familiare. La relazione tra Maria e Gesù lo testimonia. Lei lo chiama Maestro. Quando la fede è ben vissuta si può creare una relazione spirituale tra uomo e donna molto profonda e molto equilibrata.

Anzi, più si è equilibrati nel rapporto e più è possibile accrescere la profondità spirituale del rapporto. E, viceversa, più si conosce l’altro in profondità, più aumenta la carità, il rispetto, la fiducia con cui ci si relaziona. Equilibrio e Profondità spirituale sono due punti da verificare continuamente in una coppia. Dove c’è l’una c’è anche l’altra e, al contrario, quando manca una, facilmente anche l’altra è difficile da raggiungere.

È vero, il Signore è l’unico che ci conosce nel profondo e il suo modo di chiamarci per nome non ha confronti. Ma Egli ci vuole esseri sociali, per cui Egli stesso ci ha mostrato per primo l’importanza di vivere legami spirituali profondi, anche tra uomo e donna.

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