don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 22 Aprile 2021

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“Io sono il pane della vita”

Gesù ha saputo dare concretezza ad un’espressione che un uomo potrebbe usare solo metaforicamente. Lui si è fatto davvero pane di vita. Per quanto sia importante nutrirsi della parola di Dio tuttavia chi mangia il pane eucaristico avverte dentro di sè una presenza capace di sottrarre lo spirito da ogni tipo di preoccupazione, turbamento o ansia.

Ogni minimo pensiero che fino a poco prima privava il cuore della pace è costretto a tacere e a inginocchiarsi con reverenza quando Dio si fa presente sacramentalmente nell’anima. Un senso di pace, di serenità, di fiducia e di forza nel lottare contro ogni avversità invade l’anima che accoglie il Signore nel suo cuore con devozione e senza alcun peccato mortale. Realmente si avverte che la vita spirituale rinasce quando il Signore viene accolto dentro di sè affinchè prenda possesso del proprio cuore.

L’anima comprende che non si tratta di suggestione o di uno stato emotivo perchè capisce che quella condizione non può produrla da sè, ma è il modo con cui il Signore fa avvertire la sua presenza e la sua vicinanza in quella situazione particolare in cui l’anima viene a trovarsi. Da quanto tempo non ti nutri più di questo pane di vita? Sai riceverlo con devozione e senza peccato?

In breve

L’eucarestia è per l’anima più che l’acqua per la terra. Disseta dalle aridità della vita, purifica dalle intenzioni di male, è sorgente di grazie e di benedizioni.


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