“Egli è per me fratello, sorella e madre”
A volte le relazioni con i propri fratelli o con i propri genitori possono essere molto intense e profonde, altre volte molto formali e distanti. Gesù rivela che insieme alla consanguineità vi è un altro criterio che può creare per noi dei legami familiari. È un criterio di natura spirituale: “chi fa la volontà del Padre”.
Tutte le volte che si condivide questa finalità per gli uomini è più facile vivere insieme e stare come in famiglia, tra fratelli. Attento a non idealizzare nè la famiglia, nè la comunità religiosa a cui appartieni, o gruppi parrocchiali di cui fai parte. È importante che in ciascuna di queste realtà ci sia l’impegno da parte di ciascun membro a cercare quanto il Signore chiede, la sua Volontà.
Quando si fa spazio ad altre logiche, al proprio io, o al mondo, facilmente subentra la divisione, il dissenso, l’emarginazione e la solitudine. Ricomincia dal cercare Dio per ritrovare anche la tua comunità e i tuoi fratelli
In breve
Se non cerchi la volontà di Dio insieme all’altro o non lo aiuti a cercarla, allora non hai un rapporto fraterno con lui, ma piuttosto un’amicizia umana che non si alimenta del rapporto con Dio, ma solo della sintonia reciproca.
Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 12, 46-50
In quel tempo, mentre Gesù parlava ancora alla folla, ecco, sua madre e i suoi fratelli stavano fuori e cercavano di parlargli.
Qualcuno gli disse: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e cercano di parlarti».
Ed egli, rispondendo a chi gli parlava, disse: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». Poi, tendendo la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chiunque fa la volontà del Padre mio che è nei cieli, egli è per me fratello, sorella e madre».
Parola del Signore