“mia madre e i miei fratelli”
La risposta di Gesù è inusuale e destabilizzante perchè chiama i suoi discepoli madre, fratelli e sorelle. A volte pur essendo cresciuti nella stessa famiglia ci si scopre molto diversi gli uni dagli altri. Questa diversità in alcune situazioni porta a delle vere e proprie lacerazioni, incomprensioni e distanze reciproche. Accade che spesso nelle situazioni di necessità siano le persone esterne alla propria famiglia ad esserci più vicino e ad essere capaci di comprenderci di più. Gesù quindi riconosce che nella famiglia non si può trovare la risposta a tutte le proprie attese ed esigenze.
Quel ruolo di madre o di fratello e sorella nel corso della vita può essere ricoperto da altri. Pertanto Gesù manifesta un sano distacco dalla propria famiglia di origine riconoscendo un fratello e addirittura una madre in chi fa la volontà del Padre, quindi in coloro che condividono con lui lo stesso scopo di vita. A volte se nella tua famiglia non ritrovi quegli atteggiamenti che ti aspetteresti da un fratello, una sorella o da una madre, non per questo sei da solo o devi coltivare del risentimento nel tuo cuore. Il Signore ti spinge a vedere oltre la tua stessa famiglia, e ti dà la speranza di poter trovare quell’aiuto e quella presenza che ti aspetteresti dai tuoi familiari, anche in coloro che non lo sono.
In breve
Gesù ti spinge a guardare oltre la tua stessa famiglia, a non sentirti deluso o solo dalle loro mancanze o dal loro modo di fare. Puoi trovare anche al di là della tua famiglia chi condivide con te il tuo stesso scopo di vita, e sentirlo come fratello sorella e madre.
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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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