“Perdere o salvare la vita”
Due sono gli esiti possibili per la propria vita. Si può perderla o salvarla, smarrirla o guadagnarla, gettarla via o farne buon uso. Anche se le alternative sono solo due, tuttavia sono molteplici i modi in cui si può intendere l’una condizione. Il mondo presenta una vita persa come una vita che non è di alcuna utilità a nessuno, non ha prodotto nessun successo, non ha raggiunto nessun traguardo, non ha ottenuto nemmeno un istante di visibilità e interesse per gli altri.
Spesso in questo senso rientra proprio la vita di chi si offre al Signore, di chi prega, o di chi è nato con delle disabilità. Gesù ribalta i criteri che definiscono se una vita è persa o guadagnata. La vita di un uomo si misura dalla qualità con cui impegna a seguire il Signore e ad assomigliargli, a prendere a imitazione i Suoi atteggiamenti e i Suoi insegnamenti e ad agire fidandosi di quanto Egli dice. Tu hai mai incontrato delle vite che sembravano perse per il mondo e guadagnate per Dio? O delle storie di vita di chi ha capito che nel mondo stava perdendo se stesso?
In breve
In questo momento hai tanti obiettivi da perseguire e molte attenzioni, ma tutto questo in che relazione si trova con Dio? Ti permette di rimanere con Lui e di seguirlo?
Di don Vincenzo Marinelli anche il libretto:
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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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