“Difficilmente un ricco entrerร nel regno dei cieli”
Il Regno dei cieli non รจ per i ricchi. Ma certamente Gesรน non ne fa una questione sociale o di reddito, bensรฌ una condizione dell’animo. Nel Regno dei cieli allora bisogna entrarci da poveri perchรจ รจ il Signore che arricchisce, รจ Lui la vera ricchezza che puรฒ dare la felicitร all’animo.
La vita allora, qualunque tipo di beni permette di possedere,ย deve essere un progressivo cammino di spogliazione, di distacco da tutto ciรฒ che puรฒ prendere il posto dell’unica fonte di felicitร e di ricchezza che รจ il Signore.
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Qualsiasi cosa allora va utilizzata bene finchรจ รจ dato possederla e, una volta consumata, o non รจ piรน a propria disposizione, occorre ringraziare il Signore di averne fatto uso. In questa logica รจ piรน facile capire perchรจ possono essere evitate anche tante cose che tuttavia ci si puรฒ permettere.
Infatti se queste non sono necessarie ai propri bisogni, o se non sono usate con moderazione, possono addirittura ostacolarci in questo cammino di distacco, distogliendoci da Dio e dalla vita eterna, possono divenire un modo per compensare dei vuoti interiori, o possono indurci a seguire logiche mondane, lontane dal vangelo.
Il povero riconosce che ogni cosa gli รจ data da Dio e qualsiasi cosa proviene dalla Sua mano sa accettarla e ringraziare.
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In breve
ร solo la povertร che spiana la strada verso il Regno dei cieli. Ma non quella economica. Quella di chi impara a distaccarsi da ciรฒ che possiede e ad accogliere e ringraziare il Signore per tutto quanto gli offre.
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