don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 2 Settembre 2022

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“Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo”

Gesù conosce bene le nostre abitudini e anche la nostra psicologia. Come uomini siamo piuttosto “conservatori”, tendiamo a ripetere le nostre scelte, a compiere le nostre azioni in modo abitudinario.

Questo perché se dobbiamo fare qualcosa che già conosciamo, la facciamo più in fretta, senza impegnare troppo le nostre energie mentali per comprendere che tipo di situazione abbiamo di fronte e come sarebbe meglio agire. La novità infatti ci pone in una fase di apprendimento che ci richiede un tempo di riflessione prima di agire e ci costringe ad operare con processi più lunghi.

Tendiamo allora a stimare sempre il “vino vecchio” piuttosto che passare al “nuovo”, anche se a volte il vecchio ci ha causato disgusto, sofferenza, e ci crea disagio. Spesso inoltre non manca solo l’attitudine a passare al nuovo, ma mancano anche le modalità per farlo, non conosciamo come procedere per adattarci al nuovo che il Signore ci propone.

Il Signore invece desidera la nostra salvezza e il nostro progresso spirituale per questo ci propone continuamente delle novità che ci destabilizzano e ci chiedono di apprendere e sviluppare nuovi approcci alla vita e ai problemi, in modo da essere capaci di una carità sempre maggiore e flessibili alla Sua volontà.

Per essere più allenato ad accogliere le novità che il Signore ti propone, allenati a cambiare le piccole cose che compi per abitudine o metodicamente. Prova a cambiare la strada di rientro dal lavoro, la solita marca dei prodotti che acquisti, e tutte le piccole cose che caratterizzano la tua quotidianità.

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