don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 2 Gennaio 2020

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“Chi sei?”

Giovanni Battista viene interrogato sulla sua identità e di conseguenza anche sull’autorità che possiede in quanto afferma e in quello che compie. Le domande che gli pongono sulla sua autorità sono in ordine discendente: partono dalla figura del Cristo per arrivare a quella del profeta. Giovanni risponde di non essere colui di cui essi domandano. Anche nell’attuale contesto sociale c’è una forte domanda implicita sull’identità e sull’autorità. I numerosi profili social non fanno altro che chiedere “chi siamo” offrendo la possibilità di esprimere la propria identità.

Ma il risultato è a volte una frammentazione della propria personalità, in cui si tende ad esaltare solo alcune delle nostre qualità, perdendo di vista l’insieme, l’espressione autentica del proprio essere o, ancor peggio, emulando “i profeti”, coloro che riscuotono successo di visualizzazioni e seguaci. Giovanni Battista punta sugli aspetti che lo distinguono e lo rendono unico. Per Dio sei già qualcuno, devi solo rendere evidente la missione e i doni che appartengono solo a te.

In breve

Cerca di dare visibilità ai doni che Dio ha messo in te. Se dai visibilità al Creatore, emergerà meglio anche la tua unicità tra gli uomini.

Commento tratto dal nuovo libretto di don Vincenzo Marinelli intitolato:

La buona novella. Riflessioni per l’Avvento e il Natale

E un’iniziativa che nasce per tutti coloro che desiderano vivere un contatto giornaliero con la Parola di Dio e trovare il benessere interiore. Quotidianamente offre una riflessione del Vangelo breve ed essenziale, che parli al cuore. Un strumento per tutti coloro che nonostante la frenesia e gli impegni quotidiani non vogliono rinunciare a meditare quanto il Signore comunica attraverso la Sua Parola. Già presente dal 2014 su diversi canali social, adesso è disponibile anche in forma cartacea e digitale in questa raccolta di riflessioni per l’Avvento e il Natale.

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Dopo di me verrà uno che è prima di me.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 1, 19-28 Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elìa?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elìa, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando. Parola del Signore