“Pensando che fosse il custode del giardino”
Maria giunge al sepolcro ma il suo dolore le impedisce di vedere le cose come stanno. Lei continua a dirsi e a credere che il sepolcro è vuoto perchè hanno portato via Gesù. È l’unica conclusione razionale a cui era possibile arrivare. Anche quando Gesù la interroga, continua a credere che sia il custode del giardino e non riesce a vedere oltre quello che lei è convinta di vedere.
A volte anche noi ci chiudiamo da soli nel vortice delle nostre credenze, delle nostre conclusioni razionali e diventa impossibile uscirne. Leggiamo tutto quello che è intorno a noi secondo ciò di cui siamo già convinti e non c’è nessuno che possa farci uscire da questa “bolla” in cui ci siamo rinchiusi. Maria si accorge di essersi sbagliata solo dopo che Gesù la chiama per nome.
È solo all’interno di una relazione che richiama la nostra identità, ci riallaccia al nostro passato, alle nostre scelte, che possiamo cominciare a mettere in dubbio convinzioni razionali che fino a poco prima consideravamo certe e definitive. Proprio quando sei più convinto di qualcosa, devi cercare chi ti conosce e può aiutarti a ricostruire il percorso delle tue scelte passate, per comprendere meglio il tuo presente e le scelte future.
In breve
A volte vediamo le cose in un certo modo perchè siamo già convinti che stiano così. Ed è difficile farci cambiare idea. Solo con l’umiltà e l’aiuto di chi ci conosce da tempo, possiamo ritornare a vedere le cose diversamente dalle nostre convinzioni.
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