“Mangiando e bevendo di quello che hanno”
Quando si partecipa ad un banchetto, e si appartiene alla stessa cultura, si possono notare leggere differenze nella preparazione dei cibi. Figurarsi quando ci si siede ad una tavolata di persone che appartengono ad una cultura differente. Mangiare e bere può essere difficile quando i sapori del cibo presentato non sono gradevoli ai propri gusti. Gesù, inviando i discepoli, chiede di mangiare secondo la cultura locale e la disponibilità di chi li accoglie.
Intende dire che i suoi seguaci prima che avanzare pretese, devono sapersi anzitutto inserire negli ambienti in cui sono chiamati a vivere. Certamente più che adeguarsi ad una cucina diversa, occorre imparare innanzitutto a saper gustare pietanze di ben altro genere. Ogni giorno infatti incontriamo persone dal carattere “salato”, altre più “amare”, altre “troppo dolci”, qualcuna anche esageratamente “piccante”. Proprio come in una tavolata il Signore ci invita a mangiare di quello che c’è, ovviamente con moderazione in modo che l’eccesso non comprometta il nostro stato di salute spirituale. Tu nel tuo ambiente di lavoro, tra le tue compagnie, ti nutri sempre delle stesse “portate”, o sai ben accogliere quello che ti viene offerto al di là dei tuoi gusti?
In breve
Il carattere di chi ti circonda è come il cibo su una tavola imbandita. Ci sono cibi amari, salti, piccanti, dolci.. tu devi imparare a saperti nutrire nel giusto, senza scartarne nessuno.
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