“Il sabato è stato fatto per l’uomo”
A volte anche le cose più belle che dovrebbero sostenere la nostra vita, renderla piena e soddisfacente, sono quelle che invece ci opprimono. È così che la famiglia piuttosto che riempire la nostra vita di affetto e tenerezza, diventa una fucina di responsabilità e doveri; il lavoro piuttosto che permetterci di vivere con serenità e mettere a frutto le nostre capacità, diventa fonte di stress e corse contro il tempo; gli amici anzichè essere di consolazione e di supporto, diventano coloro che influenzano le nostre scelte con i loro giudizi e condizionamenti. Cosa c’è che non va? Perchè si giunge a sentirsi così?
Certamente le analisi e le relative soluzioni potrebbero essere le più diverse, Gesù però le compendia in una sola: l’uomo non è fatto per il sabato. Quando si perdono di vista i valori relazionali, ecco che il rendimento, l’efficienza, il tempo, diventano gli altari su cui sacrifichiamo la nostra vita. Quando si toglie centralità alla persona, la vita si inaridisce.
Non basta solo cambiare la prospettiva e il fine per cui si agisce. Occorre anche la preghiera. È questa che dà la forza di ridimensionare tutte quelle dinamiche che corrodono la nostra vitalità interiore.
In breve
E se ti preoccupassi del rendimento, dell’efficienza e di aver tempo per pregare? Come cambierebbe l’ordine e il modo delle cose che fai nella giornata?
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