“Amate i vostri nemici”
L’esperienza umana insegna quanto sia difficile continuare a voler bene ad un amico, o ad una persona molto vicina, che ci ha provocato del male. Gesù va ben oltre e indica addirittura l’amore al nemico. Come può giungere a chiedere tanto? Eppure la parola di Dio va colta in tutto il suo slancio, senza affrettarsi a nascondersi dietro conclusioni del tipo: “Lui è Dio e può/poteva farlo”. La domanda è: che persona saresti se ti fermassi ad amare le situazioni e le persone che ti riescono facili? Credi davvero che sia azzardato puntare all’amore del nemico o non è proprio in questo gesto estremo che si nasconde la chiave della tua crescita spirituale? La versione migliore di te non può mai trovarsi in quello che già sei capace di fare, ma nelle abilità che solo le difficoltà della vita ti permettono di sviluppare. Solo da Dio può giungere l’appello ad osare ad uno sviluppo spirituale così alto. Gli obiettivi che puoi porti tu stesso non possono andare molto al di là, perchè fanno parte di quello che sei oggi. Dio sa invece quello che puoi essere e ti spinge ad esserlo. Non è forse una manifestazione di stima da parte di Dio verso di te, chiederti di assomigliargli, di essere perfetto come Lui? Puoi superare davvero i tuoi limiti solo con Lui e avendo Lui come modello
In breve
L’amore al nemico non è un’ideale evangelico, ma è il punto di arrivo di un percorso graduale di crescita umana, di superamento dei tuoi stessi limiti che il Signore ti invita a fare con Lui e guardando a Lui.
Di don Vincenzo Marinelli anche il libretto:
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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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