“Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto”
Ci sono relazioni o situazioni che, ad un certo punto della nostra vita, consideriamo perse. Dopo aver provato in tutti i modi a prendercene cura per cambiarle, per renderle diverse dal modo in cui si presentavano, dobbiamo tristemente attestare che i nostri sforzi non hanno prodotto cambiamenti, o forse i risultati sono stati minimi, quasi inefficaci.
Ma vale davvero la pena lasciar perdere e arrendersi? Considerare ormai tutto perso? L’espressione dell’evangelista ci fa interrogare sulle rassegnazioni facili. Gesù ha dedicato una vita intera a cercare e salvare chi era perduto, ne ha fatto la sua stessa missione.
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Chiediti innanzitutto se il cambiamento che persegui è secondo la volontà del Signore, se i tuoi sforzi si pongono sulla scia di questa missione di Gesù, dei suoi obiettivi. Se agisci per il suo stesso scopo, non dimenticare che Gesù ha dedicato ad esso una vita intera, procedendo per tappe.
Prima ha atteso il momento di giungere a Gerico, poi di percorrere le sue strade, infine quello di incontrare Zacchèo e parlargli. Tu a quale tappa sei arrivato? In quale ti sei fermato?
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