“Va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello”
Gesù presenta un’idea diversa di giustizia rispetto a quella praticata da scribi e farisei. Richiede un’osservanza più minuziosa e radicale dei comandamenti. Questa esigenza ad un primo aspetto può sembrare addirittura eccessiva e difficile da praticare, ma in realtà è proprio ciò che li rende vivi e concreti.
Sarebbe ben facile infatti fermarsi a dire “non ho ucciso nessuno” e illudersi di aver ottemperato al precetto divino. Invece chi di noi può considerarsi esente dall’aver offeso in qualche circostanza un fratello, o dal trovarsi in contrasto o in discordia con qualcuno?
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Gesù non aggrava l’osservanza dei comandamenti, ma aiuta a capire fin dove può arrivare la loro interpretazione o, in altri termini, quanto la fede tocchi gesti e comportamenti concreti e quotidiani. Se non sottoponi questi atteggiamenti al vaglio dei comandamenti, facilmente la tua fede rischia di essere sterile, vuota e formale.
In breve
L’osservanza minuziosa dei comandamenti richiesta da Gesù, non rende più gravoso vivere la fede, ma è proprio quanto impedisce di vivere una fede sterile, vuota e formale.
✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mt 5,20-26
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