don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 14 Settembre 2022

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“Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo”

Il momento della passione e morte di Gesù è stato l’evento più drammatico di tutta la sua vita. Egli tuttavia lo ha vissuto come offerta del suo corpo e del suo sangue al Padre affinché tutti gli uomini ricevessero il perdono dei peccati e la vita eterna. Gesù aveva consapevolezza che il suo Calvario era un momento di passaggio necessario per un bene maggiore a favore di tutta l’umanità.

Quando nella vita ti trovi ad affrontare dei passaggi drammatici, dei momenti imprevisti e dolorosi, quali domande ti poni? La più comune è Perché tutto ciò? Era proprio necessario che mi accadesse questo? Sono domande che ci mettono in un atteggiamento “passivo” rispetto agli eventi dolorosi. Si ritiene infatti che un evento drammatico e doloroso non possa essere causa di un qualche bene, ma erroneamente.

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Invece dovremmo chiederci: “che bene il Signore mi vorrà concedere attraverso questa prova?”. Questa domanda ci pone in un atteggiamento “attivo”, molto più simile a quello di Gesù in croce. Anche se la ragione difficilmente è in grado di trovare delle risposte che possano dare un senso a quanto sta avvenendo, la fede è capace di metterci nella prospettiva positiva di riconoscere il bene che il Signore offre anche attraverso la sofferenza.

La fede è dunque una risorsa spirituale preziosissima che ti può aiutare ad integrare la prova e la sofferenza che, invece, umanamente rifiuteresti.

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