“La necessità di pregare”
I timori di un prossimo lockdown, del numero crescente dei contagi, dei timori per la propria salute, per quella dei propri cari, etc.. generano un clima di ansia e di incertezza. C’è chi poggia tutte le sue speranze negli strumenti umani come nell’arrivo di un vaccino e nei provvedimenti economici, ma questo tuttavia risolverebbe solo una parte dei comuni timori. C’è chi invece si affida a Dio non perchè disdegni le possibili soluzioni che l’uomo può trovare, ma perchè sa che l’uomo non può arrivare ovunque.
Tante conseguenze sanitarie, economiche e sociali non possono essere nè preventivate, nè addirittura conosciute. La preghiera verso Dio non è un modo per fuggire dalla realtà, ma per affidarla a Dio affinchè Egli colmi le lacune dell’operato umano. Senza la fede non si può avvertire la necessità di pregare in queste situazioni e si corre il rischio di rincorrere continuamente le ultime notizie, di affidarsi alle statistiche e alle curve di previsione per avere la sensazione di dominare l’incertezza.
In questo tempo è più che mai necessaria una preghiera insistente non solo per supplicare la protezione di Dio, ma per cambiare noi stessi e il nostro modo di guardare gli eventi, nella certezza di essere nelle mani di Dio.
In breve
Questo tempo mentre rivela sempre più i limiti degli sforzi umani, sollecita sempre più ad affidarsi a Dio e a ricorrere ad una preghiera continua per superare l’incertezza generale che che ci avvolge.
Di don Vincenzo Marinelli anche il libretto: La buona novella. Riflessioni per l’Avvento e il Natale disponibile su: AMAZON | IBS
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