“Chiunque guarda una donna per desiderarla”
Rispetto alla mentalità tipica del suo contesto sociale Gesù allarga l’interpretazione dei modi con cui si può commettere adulterio. Di fatto, sarebbe ingenuo pensare che l’adulterio è solo legato ad un atto intimo compiuto al di fuori del legame coniugale.
L’adulterio infatti anche se non giunge al suo compimento, rimane ugualmente vero anche se si ferma a gustare il fascino e a provare l’attrazione per un’altra persona. Questo perchè a volte non solo le circostanze impediscono che si consumi l’adulterio, o le possibili conseguenze lo frenano, ma risulta anche meno impegnativo e più allettante indugiare in quello stato amoroso ed equivoco di cui una relazione adulterina si alimenta, addolcita da apprezzamenti e complimenti di vario genere.
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Ecco perchè Gesù saggiamente e previdentemente mette in guardia dal potere dello sguardo, porta d’ingresso dell’adulterio. Attraverso lo sguardo è possibile gustare la fisionomia dell’altro e, di riflesso, quasi inconsciamente, ci si sente meno attratti e affascinati dal proprio coniuge. Questo induce un senso di vuoto e di insoddisfazione che spinge ancora di più a cercare di provare appagamento al di fuori della coppia.
Oltre a governare bene il proprio sguardo (e l’uso dei social), è importante la preghiera, l’esercizio della virtù della temperanza e soprattutto passare più tempo insieme al proprio coniuge per ritrovare l’affiatamento e riscoprire quel fascino spirituale di cui si è desiderato appagarsi per tutta la vita.
In breve
L’adulterio comincia dallo sguardo ma non si arresta finché non tocca il cuore e non lo possiede interamente. È ingenuo pensare che possa sedurre lo sguardo senza coinvolgere anche il cuore. Non sottovalutarlo e non stimarti più forte.
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