don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 13 Marzo 2020 – Mt 21, 33-43.45

“A voi sarà tolto il regno di Dio”

La condiscendenza del padrone della vigna verso i contadini sembra irragionevole e al di sopra di ogni prudente valutazione. La parabola vuole volutamente indicare che Dio ha una smisurata capacità di offrire all’uomo la possibilità di collaborare con Lui.

Ma l’uomo a volte usa in modo possessivo quello che non è suo. I doni che Dio affida, l’uomo li usa senza tener conto di Colui dal quale gli provengono. Entrare nella logica che nulla di quanto si ha è proprio (il tempo, la salute, la vita, etc..), è un passaggio di mentalità non facile da operare. A volte sono proprio le situazioni che privano di quello che si ha che aiutano a riconoscere come un dono immeritato quanto si aveva in precedenza. Se Dio ti priva di una cosa in modo temporaneo abbi una maggior gratitudine e consapevolezza quando ne potrai di nuovo disporre; se te ne priva in modo definitivo sappi essere riconoscente per averlo avuto e chiedere perdono per non averlo valorizzato nel modo dovuto.

In breve

I doni che Dio ti ha dato sono per permetterti di salvarti in modo più agevole e con maggior beneficio per te e gli altri. Non usarli solo secondo il tuo arbitrio.

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