“A voi sarà tolto il regno di Dio”
La condiscendenza del padrone della vigna verso i contadini sembra irragionevole e al di sopra di ogni prudente valutazione. La parabola vuole volutamente indicare che Dio ha una smisurata capacità di offrire all’uomo la possibilità di collaborare con Lui.
Ma l’uomo a volte usa in modo possessivo quello che non è suo. I doni che Dio affida, l’uomo li usa senza tener conto di Colui dal quale gli provengono. Entrare nella logica che nulla di quanto si ha è proprio (il tempo, la salute, la vita, etc..), è un passaggio di mentalità non facile da operare. A volte sono proprio le situazioni che privano di quello che si ha che aiutano a riconoscere come un dono immeritato quanto si aveva in precedenza. Se Dio ti priva di una cosa in modo temporaneo abbi una maggior gratitudine e consapevolezza quando ne potrai di nuovo disporre; se te ne priva in modo definitivo sappi essere riconoscente per averlo avuto e chiedere perdono per non averlo valorizzato nel modo dovuto.
In breve
I doni che Dio ti ha dato sono per permetterti di salvarti in modo più agevole e con maggior beneficio per te e gli altri. Non usarli solo secondo il tuo arbitrio.
Di don Vincenzo Marinelli anche il libretto:
La buona novella. Riflessioni per l’Avvento e il Natale disponibile su: AMAZON | IBS
Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
- Telegram: https://t.me/labuonanovella
- Instagram: https://www.instagram.com/buona_novella
- Facebook: https://www.facebook.com/La-Buona-Novella-244313079634149/?tn-str=k*F
- Youtube (video solo nei tempi forti): https://www.youtube.com/channel/UCtPnNUQj4iEx-fKzBCQKTUw