“Il mondo amerebbe ciò che è suo”
Tante volte ciò che rende debole la nostra sequela di Gesù non viene dai nostri dubbi o dalle nostre fragilità, ma dal confronto con gli altri, con una mentalità molto diversa dalla propria per valori, per priorità, per criteri di scelta. È la voce del mondo che rifiuta Cristo e il suo pensiero, i suoi insegnamenti, il suo modo di vivere e tutti coloro che vogliono seguire i suoi passi.
A volte è facile distinguere la voce del mondo e percepire il suo odio verso la Chiesa o i cristiani. Cerca di infangarla, di mostrare le sue debolezze, la fragilità dei suoi membri, gli errori compiuti nel passato, e gli sbagli di chi la governa. Eppure a volte lo stesso mondo si dimostra diverso verso la Chiesa e i credenti. Esalta le sue aperture culturali, lo stile innovativo, le sue scelte sociali etc… Ma l’odio non scompare, rimane.
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Solo che il mondo non può disapprovare tutte le volte che anche la Chiesa si mondanizza, perché il mondo ama ciò che è suo. Ama i cristiani tutte le volte che agiscono senza Cristo, dimenticandosi di Lui. Li plaude. Gli lascia intendere che con questo modo di fare finalmente è disposto ad ascoltare, a dialogare, a convertirsi. Ma il mondo non ascolta che se stesso, non ama che se stesso. Il mondo non è la società. Ma è costituito da coloro che nel loro cuore hanno scelto di rifiutare Cristo e la sua salvezza.
In breve
Come puoi avvicinare il mondo a Gesù, se ti allontani da Gesù per avvicinarti al modo di fare del mondo? Finchè il mondo ti vede come lui, non capirà in che modo appartieni a Cristo e lo segui.
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