“sono venuto a portare non pace, ma spada”
Gesù è il principe della pace. Ma il suo Regno di pace per instaurarsi ha bisogno di combattere per sostituirsi al regno del male. Questo combattimento non può avvenire senza guerra, senza una dichiarata ostilità contro il Maligno. Per questo Gesù afferma di essere venuto a portare una spada. È un’affermazione che sta ad indicare la Sua lotta contro il male, una lotta che si incarna in luoghi, persone, eventi concreti. Chi segue il Signore non può non avvertire anch’egli che seguirLo vuol dire lottare, difendersi da tanti attacchi, da tante persone e situazioni.
Gesù dice che la lotta comincia dalla propria casa, dal proprio nucleo familiare in cui è facile trovare chi crede, chi crede un pò meno, con qualche riserva, e chi si professa chiaramente ostile a Dio o alla religione, alle sue istituzioni e alle sue prassi. Attento però ad usare in questa lotta le armi suggerite dal Signore. È attraverso l’uso di queste armi che riconoscerai in Lui il principe della Pace e tu dimostrerai di essere un figlio della pace. Non puoi lottare il male con le stesse armi del male, ma devi lottarlo con gli atteggiamenti propri di un seguace del Signore: la carità, la misericordia, il perdono, la pazienza, la fiducia etc..
In breve
Anche un cristiano è chiamato a lottare, ma secondo le armi previste da Dio affinchè dimostri di essere un vero figlio della pace e collabori con il Signore ad instaurare il suo Regno di pace.
Di don Vincenzo Marinelli anche il libretto:
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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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