don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 12 Aprile 2020

“Dite così”

I capi dei sacerdoti ricevono “l’annuncio della risurrezione” dalle guardie che erano di turno al sepolcro. Anch’esse hanno visto e ascoltato l’angelo annunciare la resurrezione a Maria di Magdala e all’altra Maria. Ma i capi dei sacerdoti rifiutano di accogliere questa versione dei fatti, comprano il loro silenzio ed elaborano una versione più “umana”, meno eclatante e più ragionevole dell’evento: il corpo è stato rubato. A volte non è sempre facile confrontarsi con la verità e accoglierla. È più comodo raccontarsi/e una menzogna o attenuare i particolari degli eventi per renderli meno scomodi e più concilianti con la propria mentalità e con il proprio stile di vita. Anche a costo di calpestare la dignità dell’altro, di soffocare i sentimenti, di infangarne la sua immagine. Quello che conta è continuare a custodire le proprie certezze, sempre credute. È così che si rifiuta la verità, che non si è aperti alla sua ricerca e non si cambia, ma si rimane con il cuore duro. Forse la verità a volte sconvolge e destabilizza, ma se si accoglie la sua luce si sarà in grado di guardare le cose in modo nuovo e vedere quello che finora si è cercato di tenere nascosto.

In breve

Il rifiuto della verità è più naturale quando si ha già l’abitudine ad alterare il resoconto dei particolari degli eventi e a manipolare il loro senso per comodità personale o per proprio vantaggio.

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