“Entrò nel sepolcro”
Tra gli apostoli il vangelo racconta che solo Pietro è entrato nel sepolcro. Gli altri non ne hanno avuto bisogno. C’è chi lo ha visto apparire e in tal modo ha fugato ogni dubbio, chi invece si è fermato solo ai segni esteriori, alle bende, interpretandoli come segno sufficiente della risurrezione. Sono diverse le modalità che inducono l’uomo a credere e a incontrare il Signore Risorto. A volte anche a te può bastare un segno, o è il Signore a trovare il modo di farsi riconoscere, altre volte ancora hai bisogno di entrare nel sepolcro.
Ti ritrovi a scendere pian piano quei gradini che passo dopo passo ti fanno sprofondare in un luogo dove la vita non ha più nulla da dire, ma regna la morte. Buio, silenzio, solitudine, non senso dominano il sepolcro. Pietro è passato anche da questo, è stato un passaggio necessario per giungere a credere nella Risurrezione di Gesù. E anche là Gesù ha lasciato i segni della sua presenza, per ricordarti che sei chiamato alla vita, nemmeno nella morte ti lascia da solo.
In breve
Anche scendere nel sepolcro può aiutarti a credere nella Risurrezione. È il luogo in cui il Signore ha lasciato il segno definitivo che ti apre alla certezza di una nuova vita.
Di don Vincenzo Marinelli anche il libretto:
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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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