“Guai a colui che scandalizza”
Lo scandalo è un’azione o un fatto che provoca turbamento e sdegno in chi ne viene a conoscenza. Gesù dice che è inevitabile che gli scandali avvengano. Nel nostro tempo la maggior parte delle notizie sono fondate proprio sullo “scandalo”, su quanto turba l’opinione pubblica e il senso comune.
Si ha pertanto l’effetto di venire continuamente alimentati dalla cultura dello scandalo, diventa il pane quotidiano e questa frequenza genera a poco a poco curiosità, morbosità, interesse per ciò che invece si dovrebbe riprovare.
Ciò che dovrebbe urtare la coscienza e venire respinto, diviene invece notizia, argomento del giorno, tema di dibattito e confronto. Da questa logica dello scandalo consegue un modo di comunicare che si alimenta di chiacchiere, discredito, calunnie. Sono le prassi comunicative che fomentano gli scandali e si nutrono di esse.
Gesù dice “guai”, ammonisce chi scandalizza. Non solo coloro che sono direttamente responsabili dei fatti di scandalo, ma anche tutti coloro che li comunicano e prendono parte alla loro diffusione. A loro volta, infatti, diventano autori della cultura dello scandalo.
In breve
Anche le notizie che leggi e approfondisci o che diffondi dicono la qualità della tua coscienza e ti rendono responsabile della cultura e della mentalità che trasmetti nel mondo e nell’ambiente in cui vivi.
Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
- Telegram: https://t.me/labuonanovella
- Instagram: https://www.instagram.com/buona_novella
- Facebook: https://www.facebook.com/La-Buona-Novella-244313079634149/?tn-str=k*F
- Youtube (video solo nei tempi forti): https://www.youtube.com/channel/UCtPnNUQj4iEx-fKzBCQKTUw
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 17, 1-6
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. State attenti a voi stessi!
Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai».
Gli apostoli dissero al Signore: «Accresci in noi la fede!». Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».
Parola del Signore.