don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 11 Gennaio 2022

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“Che vuoi da noi, Gesù Nazareno?”

Le parole dello spirito impuro inducono a vedere in Gesù un antagonista che ha il fine di portarlo alla rovina. Davanti a Gesù il maligno inevitabilmente deve retrocedere e soccombere, ma per resistere in qualche modo cerca di presentare all’uomo che il vero nemico è Dio, attraverso sottili ragionamenti. Il più delle volte questa tattica risulta convincente perchè il male presenta la difficoltà e lo sforzo che oggettivamente l’uomo deve compiere nel cercare di realizzare la volontà di Dio.

Ma questa fatica non dipende dal fatto che Dio sia un antagonista dell’uomo o la Sua volontà un’avversaria della felicità umana. Tale fatica è piuttosto il segno evidente di quanto per l’uomo sia difficile separarsi dalle suggestioni del maligno e metterlo a tacere. Lo sforzo che si avverte è il frutto della lotta con cui l’uomo con la grazia di Dio si allontana progressivamente dal male. Quando l’uomo riesce a distaccarsi dalle concupiscenze del male, sente che questo distacco lo “strazia”, ma è un dolore generativo che prepara uno spazio maggiore nel proprio cuore per Dio. Non aver timore dello sforzo per rinunciare al male, perchè insieme alla fatica, il Signore ti fa sentire anche il gusto di avvicinarti di più a Lui e la sua pace.

In breve

Quando cominci a rinunciare al male che abitualmente commetti, avverti grande sforzo e disagio. Ma non fermarti alla sofferenza che senti, guarda piuttosto al fatto che stai rendendo il tuo cuore più disponibile a Dio.


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