“Ma il suo cuore è lontano da me”
Anche nell’esperienza umana dell’amore si rischia di dividere “labbra e cuore”, di dare una direzione diversa e opposta a quanto si afferma e a quanto si prova per l’altro. Questa scissione è naturale che avvenga nell’uomo, appartiene alla dinamica di una relazione sperimentare dei periodi in cui si avverte la necessità di rimettere in sincronia “labbra e cuore”. Per questo occorre continua vigilanza e impegno nel “risignificare” la relazione, nel rinnovare sempre il senso della scelta fatta e adeguarlo alla situazione presente.
Gesù non critica questa scissione tra “labbra e cuore”, ma l’ipocrisia, che rende questa scissione uno stile di vita, una modo di fare abituale e consolidato sul quale non si fa più autocritica, ne alcuno sforzo per recuperare la verità delle proprie intenzioni e dei propri gesti. Anche verso Dio può accadere di avvertire questa “scissione”, ma è sbagliato non reagire, non far nulla per contrastarla e, ancora di più, aspettare che si ridesti il “sentimento” in modo spontaneo. Se non ti prendi subito cura della qualità e del tempo che trascorri con Dio, la tua relazione con Lui si farà sempre più fredda e formale.
In breve
Non spaventarti se non senti più nulla per Dio, preoccupati invece se dai per scontato che possa andare avanti così. Recupera di nuovo il tempo e la qualità del rapporto con Lui e i tuoi gesti torneranno a manifestare molto più amore di quanto la lingua possa affermare.
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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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