“La pecora smarrita”
Gesù propone un ragionamento provocatorio: chi lascerebbe le novantanove pecore sui monti per andare a cercare quella perduta? Forse il più delle volte comportarsi così non sarebbe ragionevole, o avrebbe dei costi troppo alti per dei risultati invece incerti. Per questo Gesù fa comprendere che invece il Padre non bada a spese per noi perchè vuole che nessuno si perda. A volte queste pecore rimaste con noi sui monti sono un pò tutte quelle cose che ci riescono facili, per le quali ci sentiamo inclinati o coinvolti. Difficilmente si va in cerca di quella perduta, cioè di quelle cose che nella tua vita tendono a sfuggirti e che devi far fatica a tenere insieme a tutto il resto. Forse è la preghiera, forse è un dialogo più profondo con i tuoi familiari, forse è un certo atteggiamento che invece ti farebbe bene assumere: la puntualità, l’ordine, la costanza etc..sono come quella pecora smarrita che attende di essere ritrovata. Forse potrai sempre dirti che la tua vita va già bene cosi (con le altre novantanove pecore), ma non sarebbe più completa se ti sforzassi di aggiungere a tutto quello che già hai anche quest’altro aspetto? Non saresti più felice?
In breve
È impagabile la felicità che provi dopo aver lavorato tanto su di te ed aver conseguito quell’aspetto che alla tua vita mancava, anche se avresti potuto accontentarti e andare ugualmente avanti.
Di don Vincenzo Marinelli anche il libretto:
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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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