“A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra”
La parola di Gesù è disarmante perchè invita a non chiudersi davanti all’esperienza del male, ma a reagire in modo propositivo. Il dolore per il male sofferto porta l’uomo ad evitare ulteriori situazioni che possano provocargli qualche sofferenza, per questo, chi ha subito il male, o reagisce per ottenere giustizia o fugge. Gesù propone di superare questa logica che si ferma a dare solo da chi si riceve o da chi può offrire il contraccambio.
La logica di Gesù invita allo “straordinario”, ad un di più che non ci si aspetterebbe proprio verso gli ingrati e i malvagi. Tu come reagisci davanti all’ingratitudine? Come ricambi coloro da cui ricevi del male? La logica proposta da Gesù non solo ti rende più simile a Dio, ma rende anche il giudizio di Dio più benevolo nei tuoi confronti, e potenzia la tua capacità di amare fino ad accogliere anche quanto non è degno di essere amato.
In breve
Offrire l’altra guancia è il segno inequivocabile che il male ricevuto non è stato capace di contenere la tua capacità di amare, nè di rinchiuderti in difesa per timore di essere nuovamente ferito.
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Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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