“Imponi la tua mano su mia figlia che è morta ed ella vivrà”
Quante volte pensiamo che le nostre richieste sono troppo piccole per “disturbare Dio” o che Egli non le ascolti perché forse dà importanza a richieste più serie e più urgenti. Invece la richiesta di questo padre, che sembra superare il limite di ogni richiesta ragionevole, ci aiuta a capire che ciò che conta in primo luogo non è quello che domandiamo a Dio, ma in che modo lo chiediamo.
A Dio infatti si può rivolgere qualunque richiesta, anche quello che a noi è certamente impossibile, ma è importante che ogni richiesta sia fatta con fede. Anche se questo non vuol dire essere necessariamente esauditi. Questo papà non si preoccupa di chiedere a Gesù che sua figlia ritorni in vita nonostante sia morta. La fede e l’amore fanno osare davvero l’impossibile e infondono nell’anima un coraggio inaspettato.
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E Gesù ascolta la sua richiesta impossibile richiamando alla vita sua figlia. Anche tu chiedi al Signore che ridoni vita al tuo amore per la famiglia, alla tua comprensione per gli altri, alla tua pazienza. Chiedile con fede al Signore e non lasciarle morire pensando che sia impossibile recuperarle. Prendi tutta la fede che hai e rivolgi la tua preghiera al Signore dal profondo del tuo cuore.
Forse ci vorrà tempo per vederla esaudita o forse non sarà realizzata nei modi che tu ti aspetti. Ma stai certo che nessuna preghiera fatta dal profondo del cuore resta inascoltata dal Signore.
In breve
Nessuna preghiera fatta con fede e dal profondo del cuore resta inascoltata dal Signore. Invocalo con fiducia anche per ciò che umanamente sarebbe impossibile.
✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mt 9,18-26
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