don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 1 Giugno 2023

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“Rabbunì, che io veda di nuovo!”

Una pagina del Vangelo dedicata interamente a Bartimeo, un uomo cieco, impedito esteriormente, ma interiormente libero. Ha capito che se voleva guadagnarsi l’unica possibilità della sua vita di riacquistare la vista, doveva giocarsela fino in fondo. Doveva continuare a urlare, a farsi sentire, finché la sua voce non fosse arrivata fino a Gesù. Anche se tutti attorno gli rimproveravano di tacere.

Bartimeo è un uomo che ha saputo dar voce ai suoi bisogni interiori nonostante tutto e tutti. Ha saputo mettersi in gioco e questo gli ha permesso di arrivare a Gesù. Questa libertà interiore, che è disposta a cercare innanzitutto Dio e a rimettere nelle Sue mani la realizzazione dei desideri più profondi della propria vita, nonostante il giudizio degli altri, Gesù la chiama fede.

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Se senti che realizzare quanto hai nel profondo del cuore è un bene per te, allora non metterlo a tacere. Abbi il coraggio di osare e di metterlo davanti a Dio. Sarà Lui a consentirti di realizzarlo se è per il tuo bene.

In breve

La fede ti fa osare e ti induce a rimettere la realizzazione dei tuoi bisogni più profondi solo dinanzi al volere di Dio, superando ogni altro limite imposto dagli stereotipi o dalle consuetudini sociali.

✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Mc 10,46-52

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