don Vincenzo Marinelli – Commento al Vangelo del 1 Dicembre 2022

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“Ma la casa non cadde”

La cronaca recente ci ha mostrato chiaramente che vuol dire costruire case abusive, cioè edificare su un terreno che è incapace di dare solidità e sostegno alle fondamenta di una casa in caso di frane e sconvolgimenti ambientali.

Come su di un terreno sabbioso, tante volte anche noi poniamo le fondamenta della nostra esistenza negli standard che la società ci impone, immaginando di trovare in essi la nostra realizzazione e la nostra felicità. Trovare un lavoro entro una certa età, sposarsi ed avere dei figli entro una certa fase della vita, aver fatto determinate esperienze ad una certa età, avere quel tipo di oggetto, di macchina, fare quel viaggio etc…

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Poi quando passano gli anni, scopriamo l’inconsistenza di certi traguardi, riconosciamo che abbiamo fatto degli errori immolando il nostro tempo e le nostre energie su altari che non avevano nulla di sacro. Anzi, quei progetti che tanto ci avevano illuso, forse li abbandoniamo, o li portiamo avanti, ma ormai senza amore e senza passione. È il segno che la nostra casa è caduta, che quel terreno non era roccia, ma sabbia.

Gesù ti chiede se vuoi investire su qualcosa di più stabile e duraturo delle mode o dei trend della società dei consumi. La parola di Dio non ha mai avuto bisogno di strategie di marketing o di adeguarsi ai tempi per essere attuale. È la stessa da millenni, e se la segui ti porterà a vivere un’eternità beata dinanzi al Signore.

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