“Viene il Figlio dell’uomo”
Il tempo liturgico dell’Avvento guarisce l’ansia che ha l’uomo per il futuro, come tempo di incertezza e imprevedibililtà, e la trasforma in speranza certa, che si traduce in attesa. La fede, infatti, aiuta a leggere il futuro umano come tempo del sicuro manifestarsi di Dio.
La fede educa l’ansia umana e la trasforma in atteggiamenti di attesa, vigilanza e prontezza verso il futuro e tutto quello che è da vivere per l’avvenire. Tu che rapporto hai con il futuro? Lo vivi come tempo di Dio e sai affidarti a Lui o la paura dell’incerto ti genera ansia e desiderio di controllo?
In breve
La fede apre la dimensione umana del futuro alla certezza della presenza e dell’agire di Dio nella storia. L’avvento è l’inizio di un nuovo modo di pensare e di vivere il tempo futuro, sapendolo già nelle mani di Dio e proteso verso l’incontro pieno con Lui.
VERSIONE DEL COMMENTO DEL 2019
“Non si lascerebbe scassinare la casa”
Se percorriamo una strada e sappiamo che più in avanti c’è un incidente o il controllo della velocità siamo attenti a rallentare e a proseguire con maggiore prudenza il percorso. Quando siamo preavvertiti di qualcosa che tocca il nostro interesse allora la nostra attenzione si fa maggiore. La condizione in cui ti troverai nell’eternità è di tuo interesse?
L’avvento è il tempo liturgico che ci preavverte che la nostra vita è fatta per l’eternità e c’è il serio pericolo di dimenticarlo e di vivere come se non ci dovesse essere mai un termine. Pertanto occorre sapienza e vigilanza nelle proprie scelte affinchè l’incontro con il Signore Gesù sia più un lieto evento, al quale ci si è preparati a lungo, che un momento improvviso di angoscia e timore per la consapevolezza di non essere idonei. Non accantonare la questione dell’eternità, ma vivila con serietà e responsabilità
In breve
L’eternità non è un’idea soggettiva che dipende dalle tue convinzioni. Ma è l’esito finale del progetto che tu hai costruito insieme con Dio durante tutta la vita. Abiteresti mai in una casa in cui alla fine piove dentro? Che eternità stai progettando per te?
Commento tratto dal nuovo libretto di don Vincenzo Marinelli intitolato:
La buona novella. Riflessioni per l’Avvento e il Natale
E un’iniziativa che nasce per tutti coloro che desiderano vivere un contatto giornaliero con la Parola di Dio e trovare il benessere interiore. Quotidianamente offre una riflessione del Vangelo breve ed essenziale, che parli al cuore. Un strumento per tutti coloro che nonostante la frenesia e gli impegni quotidiani non vogliono rinunciare a meditare quanto il Signore comunica attraverso la Sua Parola. Già presente dal 2014 su diversi canali social, adesso è disponibile anche in forma cartacea e digitale in questa raccolta di riflessioni per l’Avvento e il Natale.
Disponibile su:
Commento a cura di don Vincenzo Marinelli
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Letture della
I DOMENICA DI AVVENTO – ANNO A
Colore liturgico: VIOLA
Prima Lettura
Il Signore unisce tutti i popoli nella pace eterna del suo Regno.Dal libro del profeta Isaìa
Is 2,1-5
Messaggio che Isaìa, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme.
Alla fine dei giorni,
il monte del tempio del Signore
sarà saldo sulla cima dei monti
e s’innalzerà sopra i colli,
e ad esso affluiranno tutte le genti.
Verranno molti popoli e diranno:
«Venite, saliamo sul monte del Signore,
al tempio del Dio di Giacobbe,
perché ci insegni le sue vie
e possiamo camminare per i suoi sentieri».
Poiché da Sion uscirà la legge
e da Gerusalemme la parola del Signore.
Egli sarà giudice fra le genti
e arbitro fra molti popoli.
Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,
delle loro lance faranno falci;
una nazione non alzerà più la spada
contro un’altra nazione,
non impareranno più l’arte della guerra.
Casa di Giacobbe, venite,
camminiamo nella luce del Signore.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 121 (122)
R. Andiamo con gioia incontro al Signore.
Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!».
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme! R.
È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d’Israele,
per lodare il nome del Signore.
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide. R.
Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi. R.
Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene. R.
Seconda Lettura
La nostra salvezza è più vicina.Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 13,11-14a
Fratelli, questo voi farete, consapevoli del momento: è ormai tempo di svegliarvi dal sonno, perché adesso la nostra salvezza è più vicina di quando diventammo credenti.
La notte è avanzata, il giorno è vicino. Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce.
Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non in litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo.
Parola di Dio
Vangelo
Presero il figlio amato, lo uccisero e lo gettarono fuori della vigna.
Dal Vangelo secondo Matteo
(Mt 24,37-44)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Parola del Signore