don Vincenzo Leonardo Manuli – Commento al Vangelo del 7 Maggio 2023

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«Ciò che il cercatore di Dio è invitato a fare è mettersi in gioco, fino in fondo, non barare, non impigrirsi ma cercare, restare aperto e disponibile alla crescita intellettuale ed interiore». (P. C.)

Il vangelo mi ha dato subito questa impressione, “famiglia”, di Gesù che parla di molte dimore, del Padre, che riporterà i suoi discepoli dove lui abita, perchè è via verità e vita. Certo, dovremmo aver avuto una esperienza positiva di famiglia, di casadi comunità, sinonimi, in quanto espressione di luogo di riposo, di accoglienza, di pace. Sono parole rassicuranti di Gesù, parla di dimore, parla di patria, quella tanto desiderata a cui il credente aspira e desidera ritornare.

La casa dalla molte dimore

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Gesù rassicura …

Nel cenacolo, c’è un circolo l’amore, e c’è un posto anche per noi, per tutta l’umanità, e diviene casa, dimora, famiglia, comunità. Gesù è riunito con i discepoli, un turbamento spezza la tranquillità, paura, incertezza, smarrimento. A chi non accadono notti esistenziali? Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me, riprende Gesù Mi hanno sempre colpito i gesti di Gesù, di prossimità, di consolazione: guarda, tocca, si commuove, va incontro, sono questi i segni per comprendere che Egli è la via, la verità e la vita, perché questi indicano come egli vive ed è vivo: “I gesti e le parole di Gesù sono energia che sa scheggiare le corazze dure, fa fiorire la corteccia malata della storia, fa sognare terra nuova e cieli nuovi, se e quando la sua tenerezza attraversa le nostre mani” (E. R.). Nel cuore di Dio ci sono moltissimi posti, e Gesù è andato per prepararci un posto.

L’umanità di Gesù

Gesù apre sentieri di vita …

Chi incontra Gesù vive e Gesù fa’ vivere, è la vita, che diviene casa, famiglia; diviene la strada verso il Padre: “Vita è tutto ciò che possiamo mettere sotto questa nome: futuro, amore, casa, festa, riposo, desiderio, pasqua, felicità. Per questo fede e vita, sacro e realtà, hanno l’identica sorgente, e coincidono” (E. R.). Dire fede è dire stabilità, ma anche osare, rischiare, anzi, a volte è instabilità, la fatica del credere, lo sconforto, ed è proprio qui che si rinnova l’amicizia con Gesù, in cielo, tutto cambierà.

I miei passi sui suoi

Gesù apre sentieri …

I passi di Gesù, le sue lunghe camminate, sulle strade polverose della Palestina, viandantemendicantebuon samaritano, apre brecce nei cuori, entra nelle case e nell’esistenza dell’umanità. Percorre villaggi, sinagoghe, si ferma al tempio, offre le coordinate, ma egli non ha luogo dove posare il capo. Pensiamo a volte di trovarlo solo nelle chiese, ma egli è risorto, non possiamo trattenerlo. I suoi passi sono nei luoghi più impensabili, nella carne straziata degli ammalati, nei poveri cristi, nella solitudine del buio di chi è alla ricerca del senso della vita, in una verità che non s’impone, senza compromessi, ma si dona.

Signore, dove vai? Dove sei? Quale via seguire? Vorremmo certezze, invece navighiamo, sballottati; la via è il modo di vivere di Gesù; la verità sono i suoi gesti; la vita, è quella piena, partecipata, la vita eterna, vissuta nell’attesa, nella fede e nella speranza.

  • Voglio entrare nella famiglia di Gesù? Chi è la famiglia di Gesù?
  • Come sono le nostre comunità? Sono spazio di amore? Sono ambienti di vita dove si gusta la fraternità?

I tuoi passi benedetti, la tua umanità donata, ti fai strada e sentiero per il cielo. Ho poca forza, ci provo Signore a camminare. Guidami. Se bussa la paura alla porta, se la preghiera diviene lamentela, se la luce si spegne, stai accanto a me. Svegliami, è tempo di credere, di andare avanti,  tu me lo ripeti spesso: “Io sono con voi tutti i giorni”.

Per gentile concessione di don Vincenzo Leonardo Manuli
Link all’articolo del suo blog

Don Vincenzo è nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nell’Università Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesù. []