HomeVangelo della Domenicadon Vincenzo Leonardo Manuli - Commento al Vangelo del 6 Aprile 2025

don Vincenzo Leonardo Manuli โ€“ Commento al Vangelo del 6 Aprile 2025

Domenica 6 Aprile 2025 - V DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Gv 8,1-11

Gesรน libera una donna colta in flagrante adulterio, e ai suoi accusatori che si ritenevano giusti, pronti a scagliare le pietre, in un tribunale senza misericordia, li chiama ad una conversione interiore. Scagli la prima pietra โ€ฆ Non tocca a loro condannare, lโ€™unico che puรฒ giudicare รจ Gesรน. Non peccare piรน, un avvenimento nuovo Gesรน opera in questa donna, un nuovo esodo dal mondo del male. Facile, comodo pensarsi nel giusto e credere che la propria posizione sia sempre quella inattaccabile, assolutamente valida per tutti. Con un cuore duro, come le pietre. In questa domenica siamo invitati a deporre anche noi quelle pietre che restano nelle nostre mani.

Un cuore nuovo

Tutti e tre i testi della liturgia della Parola di questa domenica possono essere visti come un cambiamento del cuore dellโ€™uomo grazie allโ€™azione di Dio che apre strade nuove e inedite. Dio dona un futuro ai figli dโ€™Israele e Paolo, una volta afferrato da Cristo, ha dimenticato il passato proiettandosi verso la meta che Cristo ha dischiuso alla sua esistenza. Alla donna adultera, รจ presente la stessa dinamica, lโ€™annuncio della misericordia di Dio, si astiene dal condannare donando cosรฌ un futuro a chi non aveva piรน alcuna speranza di futuro. 

Il senso del peccato

Il contesto della pericope che si avvicina allโ€™evangelista Luca e alle parabole della misericordia, non รจ presente nei manoscritti antichi, questo la dice lunga di come questo racconto puรฒ essere uno scandalo. Siamo vicini al Tempio di Gerusalemme, luogo religioso e santo, รจ stata esibita davanti a tutti, anche davanti a Gesรน. Lo scontro con gli scribi e i farisei si fa piรน duro sulla interpretazione della Legge di Mosรจ e alcuni gli presentano un caso da risolvere: una donna sorpresa in flagrante adulterio. Attenzione, la donna, ma non il compagno! Il caso presenta due opzioni: la condanna, che vuol dire lapidazione oppure lโ€™assoluzione, che vuol dire disobbedienza alla Legge, un altro motivo per accusare Gesรน.  A Dio non interessa il peccato, ma il dopo, anzi, il peccato puรฒ essere opportunitร  di cambiamento, un guardarsi dentro alla luce di Dio, e scoprire quanto รจ terribile la lontananza. 

- Pubblicitร  -

In mezzo

Questa donna, senza volto per il branco, senza nome , nel crocevia di sguardi, parole e giudizi, per gli accusatori, si nega lโ€™identitร , identificandola con il peccato. โ€œGesรน opera la liberazione della donna dalla vergogna. Come? Anzitutto ricorda ai suoi accusatori che anchโ€™essi hanno motivi di vergogna. La differenza tra loro e la donna รจ che il peccato della donna รจ noto a tutti, mentre i loro sono nascosti. E finchรฉ i nostri peccati sono nascosti possiamo illuderci di innocenza. Poi Gesรน si volge alla donna che รจ paralizzata dalla vergogna, tanto che rimane ancora โ€œin mezzoโ€, anche quando non ci sono piรน i suoi accusatori a circondarla (Gv 8,9). Il disprezzo degli altri si รจ travasato in lei diventando odio di sรฉ, e lei non riesce a muoversiโ€ (LM).

La misericordia

Il proverbiale imperativo di Gesรน, scagli la prima pietra chi รจ senza peccato, fa scappare ad uno ad uno il branco che vuole lapidarla. โ€œTu non sei sola, sta dicendo Gesรน alla donna: tu in mezzo, io in basso. Se nella vergogna la persona si sente perduta in una solitudine senza redenzione possibile, il cammino di uscita dalla vergogna puรฒ iniziare se qualcuno le si pone accanto e le fa sentire la propria vicinanza. E quando tutti se ne sono andati e restano lui e lei soli, Gesรน si alza e si pone nel faccia a faccia con lei offrendole uno sguardo che lei puรฒ sostenere e una parola a cui puรฒ rispondere. Lei ritrova il suo volto grazie al volto di Gesรน che la guarda stando in piedi davanti a lei. E Gesรน dร  la parola alla donnaโ€ (LM). Il perdono puรฒ creare scandalo ma una realtร  nuova, la potenza dello Spirito fa scaturire una nuova dimensione. 

Gesรน scrive

- Pubblicitร  -

Tracciando linee di misericordia nei loro cuori induriti, o ancora il dito appoggiato sulla terra sarebbe un modo per indurre i suoi interlocutori a meditare piรน profondamente il dono della Legge che Dio ha offerto allโ€™uomo fatto di polvere, e lโ€™ultima parola spetta sempre a Dio. Vaโ€™ non peccare piรนโ€œlei รจ liberata dallโ€™isolamento in cui spesso si chiude chi vive situazioni di vergognaโ€ (LM). 

โ€œVorrei alzare gli occhi e incrociare lo sguardo di Gesรน, che si รจ โ€œchinatoโ€ verso di me: รจ al mio livello, non mi guarda dallโ€™alto in basso, scrive qualcosa e mi guarda. E sono occhi buoni. Sono occhi che non mi giudicano, ma mi abbracciano, mi sciolgono la colpa, mi restituiscono la dignitร โ€ scrive Luigi Verdi, โ€œci vuole amore per perdonare e nei suoi occhi vedo quellโ€™amore sconfinare oltre i miei sbagli, oltre tutti i giudizi. Mi ha liberata, mi ha liberato, e posso lodate il Signore, ringraziarlo, โ€œvorrei avere gli occhi di Gesรน, capaci di vedere lโ€™altro come Dio lo ha sognato, capaci di scovare le radici dei fili dโ€™erba, la sorgente dโ€™acqua pulita che scorre in ognuno, la nostra ereditร  di figli di un Dio tenero e gentile. Pronto sempre a chinarsi e a far nascere sorrisi e gioiaโ€. 

Per gentile concessione di don Vincenzo Leonardo Manuli
Link allโ€™articolo del suo blog

Don Vincenzo รจ nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nellโ€™Universitร  Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Universitร  Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesรน. [โ€ฆ]