HomeVangelo della Domenicadon Vincenzo Leonardo Manuli - Commento al Vangelo del 4 Febbraio 2024

don Vincenzo Leonardo Manuli – Commento al Vangelo del 4 Febbraio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mc 1, 29-39

In movimento, nella sinagoga, sulla strada, in casa, Gesù annuncia, guarisce, prega, visita e impone le mani agli ammalati, scaccia i demoni. Tutti lo cercano, ma lui si ritira in preghiera, va altrove, perché Gesù, non è un distributore automatico, non vuole passare per quello che loro pensano di lui, cioè farlo re, strumentalizzarlo, perché Dio è diverso dagli schemi umani. 

Una delle tentazioni diaboliche è l’io, Gesù nel deserto è stato provato da Satana, e in questa circostanza, a Cafarnao, ecco la prova del nove. L’amore sempre mette al centro  l’altro, la vera conversione  è nel passare dal servirci degli altri al servizio dell’altro, e Gesù è venuto per prendersi cura, per farsi solidale con la sofferenza e prenderla tra le sue braccia. 

Quando tutti lo cercano, quando Maria e Giuseppe lo perdono di vista, quando Maria di Magdala lo incontra da Risorto e vuole toccarlo, quando Pietro vuole impedirgli la passione, Gesù fugge, soprattutto da tentazioni egolatriche: “la vera tentazione è mettere il proprio io al centro di tutto” (P. S). 

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“Pietro è già stanco di seguire Gesù. Vorrebbe fermarsi, godersi un po’ di gloria. Al contrario Gesù lo invita a passare all’altra riva, gli chiede di non fermarsi nelle sue sicurezze umane, ma di sentire l’anelito e l’urgenza dell’annuncio del Vangelo: questo è lo scopo della vita con lui!” (G. P.).

Gesù le sovverte le convinzioni umane e sociali, libera dalle tradizioni umane, questa è la vera rivoluzione evangelica, e non vuole che gli altri dipendano da lui, libera e lascia liberiguarisce e rialzaguarisce e salva la persona nella sua interezza.

C’è un aspetto molto importante nel ministero sanante, di liberazione e di promozione umana di Gesù, la comunicazione, il modo di comunicare, il suo linguaggio è autentico, la parola proclamata con autorità non è disconnessa dai gesti e dalle opere.

Nella casa di Pietro, essendo venuto a conoscenza che la suocera è ammalata, si avvicinò, un incontro personale dove interviene non in maniera magica, si fa prossimoumanizza la relazione, e la guarisce ed ella si mette a servire: Egheiro! la fa alzare, la risuscita, è la prima diaconessa: Gesù la solleva, la fa “ri-sorgere”, la libera.

Dopo una giornata piena ed aver risposato, Al mattino, si alzò presto, .. il mistero della preghiera di Gesù; scrive Ermes Ronchi, «Quando era ancora buio, uscì in un luogo segreto e là pregava. Gesù sa inventare spazi, quegli spazi segreti che danno salute all’anima, a tu per tu con Dio, a liberare le sorgenti della vita, così spesso insabbiate»

I discepoli non lo trovano, Tutti ti cercano, e lui non si lascia afferrare, in movimento, cambia strada, perché la buona notizia ha spazi inediti, porte aperte, strade lunghe e dissestate, volti in attesa, e sarà kairos!

Perché lo cercano? Perché cerchiamo Gesù? C’è un bisogno religioso? C’è desiderio di Dio? Abbiamo anche noi bisogno di guarire? Che cosa cerchiamo in Gesù? Una realizzazione di vita? Una risposta alle nostre angosce? Il senso del nostro essere qui?

Buona domenica del Risorto.

Per gentile concessione di don Vincenzo Leonardo Manuli
Link all’articolo del suo blog

Don Vincenzo è nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nell’Università Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesù. []

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