don Vincenzo Leonardo Manuli – Commento al Vangelo del 30 Luglio 2023

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Parabole, esempi di vita, chiedono un cuore ascoltante. In un mondo violento, frenetico, sommerso di informazioni e di fake news, abbiamo ancora il “coraggio” di ascoltare? Abbiamo il desiderio di stare un po’ in silenzio? C’è gente che sceglie monasteri, conventi, paradisi di preghiera, c’è anche chi ha un’anima inquieta, chi va da una parrocchia all’altra, chi non è mai contento, chi vive un proprio intimismo spirituale, e c’è anche chi ormai è distratto, indifferente, ha abbandonato la fede, – se mai ce l’abbia avuta -, e partecipa solo ai riti religiosi (funerali, matrimoni, battesimi). Solo un folle è disposto ad ascoltare, mentre oggi si ha tempo o si perde tempo per tante cose, non si trova il tempo per la perla preziosa. Mi colpisce il racconto delle tre parabole di questa domenica, soprattutto quello della “perla preziosa”; c’è chi la sotterra, e c’è chi avendola trovata, compra quel campo, vende tutti i suoi averi, anche questa è una follia! Vendere tutto, vuol dire rischiare, esporsi, donarsi, rinunciare ad ogni cosa, ma chi è disposto? 

«Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».  (Cfr. Mt 13,44-52)

Commento

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Le parabole parlano di priorità, di precedenza del Regno dei cieli, di mettere Dio al di sopra tutto, una follia! Tutto al contrario di quello che accade nella vita reale: la domenica disertata, la Confessione scartata, la fede, quel bene prezioso è a scadenza o a convenienza. È nascosto questo tesoro, questa perla, nel proprio cuore, nella propria città, e sono pochi quelli disposti a lasciare tutto, impegni, preoccupazioni, vacanze, per trovare un po’ di tempo, in cui a volte sembra solo per accontentare Gesù. Dio è sprecone, ha fiducia, getta il seme, getta la rete, ma è necessaria una separazione alla fine dei tempi. Mi chiedo spesso come fa un parroco a parlare ad una assemblea vuota, a sorreggere stati emotivi del “resto dei fedeli”, soprattutto nelle domeniche estive, solo con qualche presenza, degli “irriducibili”, ma la fecondità del vangelo va’ al di là dei nostri calcoli. Il discepolo del Regno sarà capace di attingere dalle cose nuove e da quelle antiche? È la fedeltà al vangelo che apre gli occhi sulla realtà della vita e del senso dell’esistenza.

Esempi di vita

Un giorno rientravo a Roma, nella metropolitana che mi portava in parrocchia, si avvicina una donna anziana, mi da’ un foglio, e c’era il passo del vangelo della perla preziosa. Mi colpì il volto di questa donna, in abiti semplici, un parlare modesto, bello, una conversazione discreta ed essenziale, di nome Anna. In mezzo a tanta gente mi domandò: “lei ha trovato la perla preziosa?” Io penso che questa donna aveva trovato la perla preziosa, e voleva condividere con gli altri questa gioia, d’altronde è la pedagogia della gioia di Dio. Io rimasi turbato da quella domanda, perché a volte si dà tutto per scontato, e ancora oggi mi risuona quella domanda, nel trambusto della quotidianità, mi chiedo se troviamo spazio per riflettere.

Domande

  • Ho trovato la perla preziosa?
  • Cosa intendo per perla preziosa? 
  • In questo tempo di ferie estive curo la mia vita spirituale? 
  • Quali sono i rapporti con la mia parrocchia?

Per gentile concessione di don Vincenzo Leonardo Manuli
Link all’articolo del suo blog

Don Vincenzo è nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nell’Università Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesù. []