Il Signore ci prende di nuovo per manoโฆ
Noi ancora abbiamo nella nostra tradizione culturale un residuo di speranza cristiana, ad esempio penso alla presenza dei due calendari, quello civile e quello liturgico cristiano, essi scandiscono la danza del kairos e del kronos, il tempo di salvezza intrecciato nel cammino temporale verso lโAlfa e lโOmega che รจ Gesรน Cristo.
ร sempre possibile ricominciare passando da una terra ferita a una terra guarita?
LโAvvento รจ il tempo per incamminarsi, e le coordinate spazio temporali sono sempre la Parola di Dio e il Corpo del Signore, in cui lโAvvento configura lโAttesa della venuta del Signore. Avvento vuol dire fare pace con sรฉ stessi, con gli altri e con la terra, ma siamo in pace?
โPenso a chi si congeda da impegni e da responsabilitร , perchรจ giunge il momento della pensione, invece di lasciare un testamento di amore, saluta con livore e rancore, in poche parole, una vigna depredata e avvelenata. Quando un pastore lascia la parrocchia, il governo della chiesa locale, un incarico curiale, non dovrebbe salutare nel migliore dei modi possibili? Invece di accumulare risentimenti e ostilitร . Una mia riflessione personaleโ.
Chi รจ colui che Attendiamo? Chi รจ lโAvvento? La coerenza della vita รจ sconfessata quando non cโรจ simmetria fra quello che si professa e quello che si vive, una schizofrenia che succede spesso a chi vive in ambienti religiosi, a chi vive un egocentrismo in cui giudica gli altri con i propri parametri senza aver mai guardato il cuore dellโaltro.
โLa tentazione รจ di non vivere ma di sopravvivereโ, afferma Ermes Ronchi, trascinando anche gli altri nel pessimismo di una vita che non ha piรน nulla da chiedere. Quale รจ il senso dellโAvvento nella nostra esistenza storica? Siamo fatti di carne, ma abbiamo uno spirito? Guerre, femminicidi, stravolgimento dei valori cristiani, frattura tra cultura e cristianesimo, la ricerca del profitto, bullismo, e se lโAvvento fosse un gemito? Non puรฒ non essere drammatica lโAttesa, le minacce ci saranno sempre, quella piรน enigmatica รจ la morte, ma la morte intensa come il non senso, il nulla e il niente, come un buco nero che inghiottisce tutto.
In mezzo al dramma e alle tragedie della vita Viene il Signore? Noi siamo gente dโAvvento scriveva David Maria Turoldo, ma se si rimuove il Signore Gesรน Cristo dalla vita pubblica, se si privatizza la fede come fosse una forma di intimismo e di personale, se tutto รจ formalismo, in una religione fai da te, il rischio non รจ quello di vivere lโillusione di un Dio plasmato a nostra immagine e somiglianza?
La vigilanza ha a che fare con la profezia, della parola, della vita e dei gesti, che oggi la gente non conosce piรน, non vede piรน, sempre abituata a correre, ad evitare la relazione, a rimanere connessa e attaccata allo schermo del proprio smartphone (anche quando si รจ alla guida della propria autovettura), alle ricerca delle notizie in tempo reale in un surplus di informazioni.
Riusciamo a vedere nelle cose di ogni giorno, negli avvenimenti, nelle persone, la Sua Venuta? Vigilare e vegliare, essere responsabili, allโimprovviso puรฒ sorprenderci e trovarci addormentati; รจ un compito e un impegno nella fedeltร e nella responsabilitร che ci colloca nella storia come costruttori del Regno di Dio.
Preghiamo con la liturgia di questa domenica con la preghiera di Colletta dellโanno B:
O Dio, nostro Padre, nella tua fedeltร ricordati di noi, opera delle tue mani, e donaci lโaiuto della tua grazia, perchรฉ, resi forti nello spirito, attendiamo vigilanti la gloriosa venuta di Cristo tuo Figlio.
Per gentile concessione di don Vincenzo Leonardo Manuli
Link allโarticolo del suo blog
Don Vincenzo รจ nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nellโUniversitร Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesรน. [โฆ]