(Un detenuto)
La parabola del Padre misericordioso o del figlio prodigo รจ molto conosciuta, e per un certo tempo non lโho piรน letta per prendere le distanze e scoprirne contenuti nuovi e inediti. Gesรน si fa interprete della gioia di Dio, in insegnamenti, comportamenti, gesti, azioni, mostra il vero e autentico volto, un Dio nei confronti del quale proiettiamo le nostre immagini, a volte sono i pastori che ci danno false immagini, che premia o castiga, allontanandoci e non poco.
Una famiglia ferita
Continuiamo la nostra sequela sulla strada dietro a Gesรน, il suo farsi prossimo si manifesta nei racconti estrapolati dalla realtร quotidiana, attirando i suoi ascoltatori a prendere posizione. Egli racconta una famiglia dove cโรจ sofferenza: un padre, due figli, di cui il piรน giovane prende la decisione di andarsene via, e chiede lโereditร lasciando la casa paterna. Rimane in casa il figlio maggiore. Il minore ritorna dopo tanto tempo e per aver sperimentato lโamarezza dellโesilio, la fame, tocca il fondo, e il padre lo accoglie senza giudicarlo, ne rispetta la libertร e fa festa per il suo ritorno, rivestendolo della dignitร che ha perduto. Le cose prendono una svolta drammatica, si apre una seconda parabola, il figlio maggiore rimasto fedele al padre, che perรฒ non ha mai conosciuto veramente, lo contesta di aver riaccolto il โfiglioโ, quasi quasi una forma di fratricidio. Il contesto evoca lโopposizione tra i farisei e pubblicani, di cui i primi si sentivano giusti e contestavano lโinedito volto di Dio che Gesรน mostrava criticando la falsa religiositร .
Il volto di Dio
Il vangelo ci rivela sempre la buona notizia, รจ la straordinaria parabola che mostra lโatteggiamento di Dio verso i peccatori di cui va alla ricerca, di un padre che ama, e Gesรน alza il velo sul vero volto di Dio, volto di cui tanto abbiamo bisogno e possiamo sperare. La parabola รจ preceduta dal racconto della pecora smarrita e ritrovata, della moneta perduta e ritrovata, paradigma della nostra avventura: la presenza ingombrante del padre, la presenza ossessiva del fratello. Se accade nella nostra vita familiare, accade anche con Dio. Allโinterno di questa famiglia cโรจ ribellione, voglia di autonomia, un deserto di umanitร , ma cโรจ anche la strada del ravvedimento, di rientrare in sรฉ stessi, anche se di convenienza. La differenza tra i nostri padri e quello di questa parabola, รจ che in questa scena, il padre va incontro, mosso da un amore viscerale e abbraccia il figlio perduto, e pieno di gioia lo accoglie.
Questo รจ il Dio che mi piace perchรฉ lโha raccontato Gesรน.
Lโabbraccio
A volte si รจ imprigionati in una religione legalista, come la presenza del figlio maggiore nella casa paterna, una religione fatta di formule e di sacrifici, di meriti e di privilegi, frequentata da scribi teologi e da farisei impeccabili che osservano le norme per farsi vedere, presentando unโimmagine di Dio non autentica. In questa parabola, รจ facile riconoscersi nel figlio minore, non ci รจ estraneo, come non ci รจ estraneo il figlio maggiore: รจ bravo, buono, osservante, fa il suo dovere, perรฒ si arrabbia, giudica, si sente dentro la casa, invece รจ fuori, nella presunzione di conoscere il cuore di Dio. Non ci sono meriti davanti a Dio, la parabola รจ scandalosa, โchi pensa di avere dei meriti non puรฒ essere cristianoโ (E. B.). Ma cโรจ anche lโimmagine del padre, che rinvia al vero volto di Dio, di chi accoglie, di chi porta dentro il suo cuore i figli, anche se lontani.
Cosa insegna qui Gesรน? Che occorre cambiare il nostro modo di guardare Dio e le persone.
Domande:
โข Mi sento figlio o penso che Dio mi ami perchรฉ mi comporto bene? โข Che idea ho del volto di Dio?
Impegno: CONVERTIMI SIGNORE ED IO MI CONVERTIRร.
Siamo viandanti che camminano nella notte, siamo sentinelle che scrutano lโaurora, siamo veglianti e vigilanti in attesa dello Sposo. Siamo la lanterna della vita e della fede, e ogni giorno รจ un passo verso il Cielo. Siamo lโimpossibile che diventa possibile, perchรฉ lโodio possa trasformarsi in amore, il buio in luce, la guerra in pace, la tristezza in gioia, il pianto in sorriso. Siamo tutte le cose, siamo i colori dellโarcobaleno.
Link allโarticolo del suo blog
Don Vincenzo รจ nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nellโUniversitร Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesรน. [โฆ]