Ci vuol una grande forza, una grazia, โ quanto mi piace questa parola -, per amare fino al punto di dimenticarsi. Gesรน ci narra un Dio che unilateralmente mantiene la relazione di amore con chi lo rigetta e lo rifiuta e questa domenica ascoltiamo il seguito del discorso programmatico delle beatitudini con lโannuncio paradossale di Gesรน: Amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male, โฆ ma lโistinto naturale dice tutto il contrario.
Al di lร delle nostre forze
Nellโelenco delle situazioni in cui amare il prossimo si fonda lโamore di Dio, la regola dโoro, la misura di paragone sei tu, sono io: fai agli altri ciรฒ che vuoi sia fatto a te stesso: โIl prossimo รจ, al tempo stesso, lโaltro e me stesso. Di tutto questo cโรจ bisogno ancor di piรน quando si deve accordare lโamore con chi amabile non รจ, il nemicoโ (L.M.). Amare i nemici, amare chi ci tratta male e ci perseguita, รจ un amore che va al di lร delle nostre forze. Non รจ istintivo! Gesรน non ci sta dando un ordine che va al di lร della nostra natura, ma un dono di grazia che ci รจ venuto a portare. Questo precetto non viene dallโesterno che ci comanda qualcosa di impossibile, ma il dono straordinario fatto alla comunitร cristiana.
La spirale del male
Le nostre comunitร (Sic!!!) cristiane hanno la capacitร di amare? Di condividere il cammino di conversione e di sequela? Oppure ognuno rimane nel proprio egoismo aumentando e promuovendo invidie, chiacchiere, fazioni e litigiositร ? E i capi, i pastori, coloro che le guidano, sanno promuovere i carismi, il bene di ciascuno e il bene di tutti? Il male non รจ una forza ma una debolezza, una spirale di cattiveria e di vendetta: โVi รจ insomma una dimensione di inimicizia o, come scrive qualcuno, una โnemicitร โ, che abita in noi ed รจ da conoscere e arginare. Altrimenti, se non viene addomesticata, ci trascina nella barbarieโ (L.M.). La vera forza, il coraggio dellโamore, appare una strada difficile, utopica, impossibile, come scalare una parete rocciosa, ma senza la grazia di Cristo, il sentiero poco battuto, non puรฒ essere affrontato. Gesรน si rivolge a tutti, a ciascuno e a ciascuna, A voi che ascoltate, a voi che ascoltate la parola.
Quale grazia รจ la nostra?
Animalesco รจ lโamore istintivo verso chi ci tratta bene, anche i peccatori fanno cosรฌ. I mafiosi fanno prestiti ai mafiosi e si trattano bene!!! Questo non รจ un esempio di bontร ! Che razza di amore รจ il nostro? Se facciamo del bene a chi ci fa del bene? Chi ha ricevuto lo spirito di Gesรน, puรฒ addirittura amare i nemici, esercitare la charis, la grazia: NON FARE AGLI ALTRI โฆ Invece spesso si alimenta la guerra, da quelle familiari, ai luoghi di lavoro, per passare alle nazioni, nelle comunitร che si definiscono cristiane (Sic!!!), vien da pensare a quello che un intellettuale ha chiamato โil terribile amore per la guerraโ che, come potente pulsione, abita lโuomo e lo agisce: โQueste uccidono la nostra anima (cf. Mt 10,28), la nostra umanitร , e sfigurano la nostra immagine e somiglianza con Dio. Insomma, amare il nemico รจ espressione della cura della nostra umanitร , รจ un gesto radicale di cura e custodia dellโumanitร che รจ in noi e nellโaltroโ (L.M.).
La preghiera
Lโesempio di Davide, perseguitato dal re Saul, suo nemico, รจ esercizio di libertร , libertร dalla violenza dellโaltro che non ha il potere di vincerci e portarci a ripeterla; libertร da noi stessi, che non ci sentiamo derubati della nostra umanitร da gesti anche violenti o umilianti. Lโinvito alla preghiera significa innestare per fede il proprio cuore, la propria mente e il proprio corpo nellโagire che fu di Cristo Gesรน, il quale lโamore del nemico si radica nella fede in Lui, e diviene sequela anche nel suo patire il male senza reagirvi con violenza.
Possiamo fare del bene a chi ci fa del male?
Ci lasciamo dominare dal male? Siamo scoraggiati?
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Signore, la tua grazia, solo la tua grazia, รจ la versa rivoluzione dellโamore.
Per gentile concessione di don Vincenzo Leonardo Manuli
Link allโarticolo del suo blog
Don Vincenzo รจ nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nellโUniversitร Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesรน. [โฆ]