A volte si รจ portati a pensare lโapostolato, la missione, il servizio allโevangelo, legati ai risultati. Nonostante gli sforzi, lโimpegno, la dedizione, quanti fallimenti? Quante delusioni? Diciamoci la veritร , รจ un difficile โmestiereโ quello dellโapostolo, e non mancano i momenti di stanchezza, di scoraggiamento. Messe, sacramenti, grest, ritiri spirituali, novene e tridui, pellegrinaggi, processioni, e poi, si raccoglie poco. Perchรฉ? Il vangelo ha unโaltra logica! San Paolo dirร : Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma รจ Dio che ha fatto crescere (1 Cor 3,6).
Prendere le distanze
Dopo i successi apostolici, sopraggiunge la stanchezza. Cโรจ gioia, euforia, ma arriva il momento di riposarsi, di riflettere, di fare una revisione. Questo vangelo rivela che Dio vuole persone felici, non va alla ricerca eroi, e dice: Andiamo a riposarci un poโ per cogliere lโabbraccio del Maestro.
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Annunciare stanca
Per ogni mestiere รจ necessario sostare, per ascoltarsi e ascoltare,ย prendersi cura di sรฉ stessi.ย In questo caso, Gesรน e i suoi vivono unโesperienza di intimitร , di ritiro e di silenzio. ร Gesรน stesso ad averci mostrato quanto tutto questo sia utile.ย Scrive Ermes Ronchi: โFarlo con cuore e senza mezzi stanca, anche di piรน. Abbiamo una malattia tutta cattolica che รจ quella di essere eroici, di non mostrare mai cedimenti, mai crepe, di essere sempre sul pezzoโ.
Compassione
Cโรจ โunโurgenza di compassioneโ, afferma Luigi Verdi, per โcomprendere il dolore dellโaltro, e sentire come proprio il bisogno di chi ci sta vicinoโ. Un tratto umano e divino distintivo di Gesรน รจ la compassione. Compassione per i discepoli, compassione per le pecore senza pastore. La compassione salverร il mondo! ร come se Gesรน provasse un crampo, uno spasmo dentro, un male allo stomaco. In effetti, รจ la sensazione di provare dolore per il dolore del mondo, anche delle sofferenze, delle tragedie che oggi viviamo tutti, direttamente e indirettamente. Perchรฉ prende con sรฉ i suoi? Occorre imparare a curare lo sguardo, a non renderlo indifferente, abituato allo stress e alla routine di tutti i giorni. Gesรน chiama i dodici e affida questo suo โsentimento che dovranno preservare, custodire, salvare. Devono imparare le viscere di Dio, ed รจ quello che Lui vuole per noi. Se cโรจ, fra noi, gente che sa ancora provare compassione davanti al dolore dellโuomo e della donna, allora cโรจ ancora speranza per il mondoโ (E. R.).
Il giorno del Signore
Non finisce qui. Gesรน si mette a insegnare. Tutti abbiamo bisogno di staccare, di riposare, di ripensare a quello che abbiamo fatto. La domenica, รจ il tempo del riposo, per avere uno sguardo di gratitudine sulle cose, sulla vita, e fare eucaristia, di ascoltare cosa il Signore vuole dirci con la sua Parola, perchรฉ tutto non dipende da noi, ma dipende da come noi viviamo le cose, poi, dopo il riposo, daremo frutti migliori. Pensiamo di essere padroni delle cose, basta un attimo e ci sfugge di mano la situazione, perchรจ dobbiamo imparare la gratuitร .
Signore, siamo precari, di โ missionari, pronti con le valigie per andare verso luoghi inediti, persuasi che nulla ci appartiene, pellegrini, viandanti e provvisori.
Per gentile concessione di don Vincenzo Leonardo Manuli
Link all’articolo del suo blog
Don Vincenzo รจ nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nellโUniversitร Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesรน. […]