Ognuno di noi immagina e fantastica su ideali e ambizioni, competizioni e traguardi, poteri e riconoscimenti, onesti quando non cozzano con il servizio al prossimo, peggio quando riguarda la sfera religiosa. La societร non aiuta a mettere al centro la persona, evita la fragilitร e il fallimento, puntando al dominio, soprattutto nella politica, nei rapporti quotidiani. Gesรน si pone su un piano diverso e ribalta le logiche, dice il Dio che rovescia i potenti dai troni e innalzi gli umili.
Il potere
Quante volte abbiamo sentito la frase:ย Qui comando io!ย Che fatica accettare un Dio che rovescia logiche umane! Lโepisodio della richiesta deiย due discepoliย che chiedono un posto di privilegio, non รจ solo un affare ecclesiale. Strano che si segue Gesรน pensando di prenderne il posto, di avere prerogative per comandare. Ieri e oggi,ย anche i discepoli sono assetati di potere. Gesรน ha un potere, รจ famoso, รจ leader di un gruppo, ma alla sua morte chi prenderร il suo posto? Confida la sua angoscia davanti a prospettive di morte sempre piรน concrete, ma โi discepoli progettano invece il loro futuro, ogni vuoto di potere, o la prospettiva di un vuoto di potere, genera una corsa alla sostituzione, รจ sempre lโoccasione possibile per tentare di dare una risposta alla propria sete. Giacomo e Giovanni rivendicano un loro privilegio, forse perchรฉ sono stati i primi ad essere chiamati da Gesรน, e non si lasciano intimidire dalle condizioni evocate da Gesรน, confidano sulle loro forze, sono assolutamente sicuri delle loro capacitร โ (G.P).ย
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Il servizio
In Giacomo e Giovanni, โ ma pensiamo anche alle nostre chiese -, si vive nellโottica di una buona sistemazione. Alla domanda di Gesรน: potete bere il calice? I discepoli rispondono affermativamente non rendendosi conto di ciรฒ che significa. Si assiste ad un regresso dei discepoli nella sfera privata, segnali di problemi allโinterno della comunitร che incarnano un pericoloso esclusivismo, uno spadroneggiare in forza del quale Gesรน viene assimilato a un trofeo di famiglia. Alla logica del potere, Gesรน contrappone la vita come servizio. Chiesa, associazioni, politica, famiglia, non sono esenti dalla brama del primato. Lo stile di vita di Gesรน รจ di dirci un Dio che spiega pazientemente a dei bambini un poโ lenti allโapprendimento:. Volete partecipare alla mia gloria? ยซVoi sapeteโฆtra voi perรฒ chi vuole diventare grande sarร vostro servitore, e chi vuole essere il primo sarร schiavo di tuttiยป. Quanto รจ difficile abbassarsi e servire!
Lโimmagine del calice e del battesimo
Sieti disposti ad amare come io ho amato? Siete disposti a portare la croce, ad accogliere contrarietร e persecuzioni? Nella vita chiediamo favori, raccomandazioni, corsie preferenziali, nel cuore albergano desideri di potenza e di forza. Gesรน non esclude di bere il calice e di essere immersi nel suo battesimo, tuttavia occorre accettare il travaglio del seme che deve morire per portare frutto, di estirpare nel cuore le radici velenose dellโegoismo e immettere lโanima della caritร . โRiprendendo lโimmagine del calice che Giacomo e Giovanni vogliono bere, potremmo dire allora che siamo condannati alla follia dellโarsura fin quando continuiamo a bere ai pozzi avvelenati del potere. La vita, al contrario, trova senso solo quando รจ spesa per qualcuno o per qualcosa. Non a caso un uomo come Bonhoeffer, pastore protestante giustiziato dai nazisti, uno che aveva messo la vita della sua gente prima della sua, potrร dire: Solo chi vive per gli altri vive responsabilmente, ossia viveโ (G.P).
Il nostro posto
Al seguito di Gesรน, emergono la tentazione del potere e spinte individualistiche, del quale non sono esenti i discepoli, la chiesa. dinanzi alla caduta di stile dei suoi due discepoli, Gesรน, non si scandalizza ma denuncia lโintento esplicito di sottrarsi alla croce: โGiacomo e Giovanni vogliono un Gesรน senza Croce, un Gesรน di successo. Vogliono rimuovere il fallimento, lโinsuccesso, la provaโ (R.P.).
Preghiamo il Signore che nella chiesa invii UOMINI SERVITORI E NON DI POTERE, sia nellโambito ministeriale ordinato che in quello laico. Quante fazioni nelle curie, nelle chiese, per spartirsi fette di potere e di visibilitร ! Quanti uomini o donne mascherati di abiti colorati e insegne per comandare! Occorre ribadire lโARTE DELLA CURA e non dello spadroneggiare, lโARTE DELLA PROSSIMITAโ e non dellโesclusivismo. Lo stile del discepolo si mal concilia con la ricerca dei primi posti, ma va dโaccordo con lโapprendistato del servizio umile che Gesรน mostra lungo il suo viaggio verso Gerusalemme, incarnandolo in ogni sua parola e in ogni suo gesto.
Per gentile concessione di don Vincenzo Leonardo Manuli
Link all’articolo del suo blog
Don Vincenzo รจ nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nellโUniversitร Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesรน. […]