Un decalogo della gentilezza percorre i vangeli, รจ una delle parole chiave che questa domenica viene proposta al cammino di fede del credente, lโaccoglienza, lโospitalitร . Gesรน nel proclamare una serie di detti importanti per lโadesione a lui, esplicita che nella sequela, egli viene prima di ogni amore. Paradossale! Non solo, si concentra anche sullโaccoglienza dei discepoli, sulla ricompensa alla cortesia e gentilezza che si manifesta nei loro confronti, e chi si comporta in questo modo merita di essere premiato.
Accoglienza
Tempo faโ avevo letto alcuni piccoli libri sul galateo da usare in chiesa (Reverendo che maniere, di M. Delpini), in veritร esso รจ importante anche nella vita quotidiana, e non รจ mai scontato, perchรฉ sono proprio i gesti semplici che oggi sono ignorati, in un tempo in cui si soffre per mancanza di relazioni, in un individualismo imperante e di auto-celebrazioni narcisistiche. Si sbaglia chi pensa che nei vangeli si sorvola sulla qualitร della relazione umana, oggi in sofferenza, senza scadere nel moralismo. Cortesia, gentilezza, prossimitร , solidarietร , vicinanza, accoglienza, sono importanti per il discepolo di Cristo. Sia la prima lettura, la storia di Eliseo che ricorda lโaccoglienza che fece Abramo ai tre viandanti, sia il vangelo, parlano di un segno importante per la vita cristiana. Matteo riprenderร nel racconto del giudizio universale e parlerร ancora dellโaccoglienza del forestiero, un tema scottante ancora oggi, nella quale si misura la fede cristiana e lโumanizzazione.
Consigli
Gesรน non impone, ma propone, offre dei consigli e degli atteggiamenti, invita alla sequela e ai necessari accorgimenti per la testimonianza e la missione. Qui non si tratta di regole di bon ton, quanto di equipaggiarsi, in umanitร , una povertร oggi evidente nelle relazioni personali, nei gruppi, in famiglia, e purtroppo anche nella chiesa, dove si svolgono convegni, sinodi, congressi, ma sono assenti le relazioni! (sic!).
Affetti
Quel di piรน a cui chiama Gesรน รจ il radicalismo cristiano comprensibile solo nellโamore. A volte abbiamo bisogno di โlegamiโ che ci salvino e quando non si trovano si cade in certe dipendenze che tengono in schiavitรน e ne impediscono la vita nel cammino di sequela. Si sa, il peso degli affetti, dellโattaccamento alle cose, del passato e del presente, sono impedimenti per la sequela. Gesรน รจ categorico, cโรจ bisogno di quel magis (di piรน) per camminare verso il Regno.
Missione
Ogni istruzione ha in sรฉ la spinta missionaria che non va confusa con il proselitismo, rinfoltire il gruppo, pensare ai numeri, quanto quellโannuncio vivo e reale, incarnato che deve poggiare sulle parole del vangelo, parole non ripetute come fosse una lezione di catechismo, ma parole di cui si รจ feriti, e della quale si porta il segno, allora la fede diviene unโesperienza vissuta e viva.
La croce
Gli affetti, il primato dellโamore, la croce, scrive Enzo Bianchi: โquesta rinuncia dovuta a unโazione di discernimento ha un solo nome โ continua Gesรน โ: prendere, abbracciare la propria croce, cioรจ lo strumento dellโesecuzione del proprio uomo vecchio, della propria condizione di creatura soggetta al peccato e sotto lโinflusso del demonioโ. Gesรน non รจ un semplice profeta, un personal trainer dello spirito, un bravo educatore, mette davanti al discepolo il realismo della croce, e sempre lo stesso Bianchi afferma: โMa cosa mai potrร dare al discepolo la forza di resistere di fronte a ostilitร , calunnie, contraddizioni che minacciano anche le relazioni piรน comuni e quotidiane, quelle familiari? Lโamore, solo lโamore per il Signore!โ.
LA PAROLE CHIAVE DI QUESTA DOMENICA: ACCOGLIENZA
- Quali gesti di gentilezza e cortesia si รจ disposti di donare ai poveri?
- Come vivo le mie relazioni dentro la comunitร ?
- A che punto รจ lโospitalitร nella mia comunitร ?
Diamo tutto per scontato, e passiamo oltre davanti al malato e allโemarginato.Siamo sempre di corsa, nulla ci ferma, e ci perdiamo in un bicchiere dโacqua, quel piccolo gesto che lโassetato chiede a noi. Questa non รจ una societร distratta, รจ una umanitร che ha perso lโorientamento, si deve raggiunge il profitto o il successo ad ogni costo, si bada allโapparenza, lโabbondanza delle foglie di un albero, invece dei frutti e della sostanza. Coscienze annichilite e narcotizzate, cosa puรฒ svegliarci da questo torpore? Piรน si evita lโincontro con lโaltro, piรน ci si allontana dallโumanitร .
Per gentile concessione di don Vincenzo Leonardo Manuli
Link allโarticolo del suo blog
Don Vincenzo รจ nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nellโUniversitร Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Universitร Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesรน. [โฆ]