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don Vincenzo Leonardo Manuli – Commento al Vangelo del 16 Febbraio 2025

Domenica 16 Febbraio 2025 - VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 6,17.20-26

Di solito Dio non annuncia sventure ma la necessitร  di convertirsi. La felicitร  non cade dal cielo o se anche cade, bisogna che il nostro cuore sia in grado di riceverla: ciรฒ implica che esso accetti di cambiare. Beati, feliciguaiammonimenti, tanta gente, i discepoli, la folla, tra questi anche pagani. Gesรน che guarda non dallโ€™alto verso il basso, al contrario, dal basso verso lโ€™alto, guarda la storia, รจ il metodo dellโ€™incarnazione, non dalla scrivania, mai scollato dalla realtร . Siamo davvero convinti che Dio provi gioia nel renderci felici?

In pianura

Lโ€™inizio del grande discorso programmatico in cui Gesรน annuncia la polaritร , quattro beatitudini e quattro ammonimenti o guai, come la polaritร  del Salmo 1, delle due vie, la via dei giusti e la via dei malvagi, e la proclamazione della beatitudine di coloro che confidano nel Signore. Dove sta il guaio? รˆ di coloro che confidano in sรฉ stessi, di chi si illude che la forza รจ nel possesso, in chi si crede furbo e crede di farla franca. Lโ€™ultima parola spetta a Dio.

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Felici

Un cambio di prospettiva. Quante volte, infatti, ci illudiamo che la vita dipenda dal possesso, dalla prepotenza, dalla furberia! Il mondo sembra applaudire a chi รจ violento, a chi ruba, a chi approfitta dellโ€™altro, a chi calunnia. La beatitudine del regno invece ci chiede di accettare una mancanza e di viverla nellโ€™attesa, nella speranza, nella fiducia, tutti atteggiamenti che giร  pregustano e vivono la gioia di ciรฒ che ci sarร  donato. โ€œLa dimensione di beatitudine consiste nel fatto che proprio quando ci si trova in situazioni cosรฌ penose a causa del vangelo, situazioni vissute da Gesรน stesso, si puรฒ credere di essere veramente suoi discepoli e di trovarsi lร  dove lui stesso si รจ trovato. Ma la beatitudine consiste anche nel fatto che di quel male si รจ oggetto e non soggetto: lo si subisce e non lo si compie. Le beatitudini non proclamano la felicitร  del povero in quanto povero, ma annunciano che nel Cristo che ha abitato la povertร , queste situazioni non hanno lโ€™ultima parola, non hanno la forza di ostruire il futuro e di uccidere la speranza, ma vengono risignificate e diventano esperienza del Regno e apertura a esso. La beatitudine non consiste nella povertร  o nel patire la fame o nel piangere o nella persecuzione, ma nellโ€™essere raggiunti dallโ€™azione di Dio in Gesรน, il Messiaโ€ (L.M.).

Ammonizioni

il vangelo di questa domenica mette in gioco il desiderio di felicitร  ma si scontra con le quattro espressioni ammonitrici ยซGuai a voi!ยป che ci bruciano sulla pelle. Quanto siamo veramente disposti a vivere questi atteggiamenti per incontrare il mistero di Dio che scende verso di noi accoglierlo e compierlo? โ€œSaremmo dunque anche noi tra i maledetti di cui parla Gesรน? In realtร  dobbiamo dire che queste espressioni di Gesรน piรน che maledizioni (Gesรน non vuole maledire nessuno), sono constatazioni. ยซCome siete tristi!ยป, ci vuole dire Gesรน, ยซvoi che siete chiusi dentro, interrogatevi con sinceritร . Quel vuoto profondo รจ il โ€œguaiโ€ che Gesรน presenta a noiโ€ (G.C.).

Consolazione

Siamo certi che situazioni di dolore o di ingiustizia ricevono un senso inedito alla luce delle parole di Gesรน? Occorre accettare di abbandonare la nostra consolazione, la nostra autosufficienza per aprirci a unโ€™attesa, quella di accogliere la consolazione che viene da Dio. Anche per questo a essere felici sono coloro che hanno fame e perรฒ non si accontentano di saziarsi di un pane che posso procurarsi da soli, ma attendono il pane di Dio, che sazierร  la loro fame anzitutto accrescendola, per renderla capace di accogliere e contenere il suo dono sempre piรน grande rispetto alla nostra immaginazione, e anche al nostro bisogno.

In chi confido? In chi poggia la mia fiducia? A chi doโ€™ ascolto? Signore, ti prego di aiutarmi a seguire la via stretta della tua Parola.

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Per gentile concessione di don Vincenzo Leonardo Manuli
Link all’articolo del suo blog

Don Vincenzo รจ nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nellโ€™Universitร  Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Universitร  Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesรน. []

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