don Vincenzo Leonardo Manuli – Commento al Vangelo del 1 Gennaio 2023

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«Non passa giorno, non uno, che non ci visiti un tuo angelo: nella gioia che assaporiamo come un dono; nell’azzurro di certe presenze che perdura a lungo dentro di noi; nel dialogo unanime come l’accordo riuscito di una canzone; nella parola trasparente degli incontri autentici; nell’elegante dolcezza con cui la vita in tanti modi s’insinua e che poi, come il volo alto di un uccello, si trascende». (J. T. Mendoça)

Inizia un nuovo anno, e come cristiani celebriamo questo nuovo inizio preludio di tanti ricominciamenti nel segno di Maria la Madre di Dio e preghiamo per il dono della pace, lasciandoci accompagnare dai pastori, per sostare ancora una volta alla grotta dell’umiltà e lasciarci stupire interrogare del mistero dell’incarnazioneDio entra nella carne per salvarci dalle tenebre.

Benedizione …

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In principio il bene, la benedizione, bene-dire, è non solo una preghiera, un augurio, anche un atteggiamento, un comportamento, uno stile di vita Tutto è benedizione!. È la parola più bella del cristianesimo, e se noi invece di salutarci con: salveciao, ci congedassimo benedicendoci? È Dio stesso che ci insegna le parole da dire – bene. La potenza della parola, una energia che è più di un messaggio. Noi siamo stati benedetti in Gesù Cristo, e Maria è stata grembo, ospitalità, ascolto, obbedienza, che ha permesso con il suo SÌ a far entrare Dio nella storia. Dio benedice l’umanità e la creazione, e benedice donando la luce, cartina di tornasole della sua bellezza. Il volto di Dio è luminoso, a Natale, a Pasqua, in Avvento e in Quaresima, nelle feste e nel tempo ordinario. È luce anche la benedizione negli incontri, nei volti delle persone dal cuore luminoso che trasmettono generosità, grazia, pace, perdono.

Faccia risplendere il suo volto …

Come è il volto di Dio? Che forma ha? Potremo un giorno vederlo? È un desiderio profondo del credente. I vangeli ci invitano: Guarda il Bambino, guarda i segni fragili attraverso la quale Dio si nasconde, guarda la creazione, ammira il cielo stellatomeravigliàti della pioggia che cade generosamente e del sole che dà vita ai fiori, agli uccelli e agli alberi. Dobbiamo spingerci oltre per parlare del volto di Dio. Dio è luce, così scrive Ermes Ronchi: “Dio ha un volto di luce, perché ha un cuore di luce”, una luce gentile e interiore per vedere in profondità, e siamo benedetti da questa luce nel Nome di Jeshu‘a, Gesù, che significa “il Signore salva”, dunque da Dio stesso, Nome che dice la vocazione e la missione di questo neonato che solo Dio ci poteva dare.

Custodiva …

I pastori alla voce dell’angelo accorrono alla grotta, non contemplano nulla di straordinario, ma una realtà umanissima che non contraddice le parole dell’angelo che hanno udito e con semplicità raccontano ciò che era stato loro detto. I pastori sono i primi evangelizzatori. Oggi si ritorna alla grotta dell’umiltà, Betlemme, non solo i pastori si stupivano, anche Giuseppe e Maria, e lei la Madre di Dio custodiva tutte queste cose dentro il suo cuore, le meditava, piena di stupore, le metteva insieme, pensando in grande, con un cuore pensante e dilatato.

Pace …

La fede cristiana non vive solo di emozioni e di stupori, è anche pensiero, domanda, cammino, storia e tappe di vita, dove ci sono periferie marginali, poveri, pastori, persone umili e semplici. Dio benedice con l’augurio della pace e dice: Tu mi interessi, e se cadi ti rialzo, e mi piegherò su di te, curvo come una madre e un padre che non perdono lo sguardo del proprio bambino. “Qualunque cosa accada, quest’anno Dio sarà chino su di me” (E. R.), e metterà nel cuore il seme inquieto della pace, che è una benedizione, un augurio fragile, perché la pace spesso è spezzata e lo vediamo quanto essa sia disattesa dalla storia più piccola a quella più grande, ma per questo non spegniamo il sogno di una umanità in pace.

BUON ANNO!   

  • Sono disposto a benedire chi incontro, con il sorriso e con un volto luminoso? 
  • Quali propositi all’inizio di questo nuovo anno?

Per gentile concessione di don Vincenzo Leonardo Manuli
Link all’articolo del suo blog

Don Vincenzo è nato il 7 giugno 1973 a Taurianova. Dopo la laurea in Economia Bancaria Finanziaria ed Assicurativa nell’Università Statale di Messina conseguita nel 1999, ha frequentato il Collegio Capranica a Roma dal 2001 al 2006. Ha studiato filosofia e teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma dal 2001 al 2006 retta dai padri gesuiti della Compagnia di Gesù. []