don Vanio Garbujo – Commento al Vangelo del 7 Novembre 2021

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Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare

La cultura dell’ipocrisia voluta

Gesù è nel tempio e come sempre condanna l’atteggiamento degli scribi con parole dure. Li descrive come persone che non desiderano altro che essere lodati, salutati, riconosciuti. Uomini che pregano non per incontrare il loro Dio nel tempio ma per farsi vedere e per servirsi dell’altro. 

Scribi che bramano i primi posti e approfittano della povera gente, divorando addirittura le case delle vedove. Questo è il tipico atteggiamento degli ipocriti. 

Chi è un ipocrita? Il termine ipocrisia indica non un’incoerenza a caso, vissuta per debolezza, ma l’incoerenza voluta, decisa. C’è una scelta di sbagliare, di mentire, di essere doppiogiochisti nell’ipocrita! 

L’ipocrisia è un dichiarato atto libero e di volontà! In fondo chi è l’ipocrita, oltre quello che abbiamo già diffusamente detto? Chi si ritiene bastante a sé stesso e non ha bisogno del suo Dio. 

E l’ipocrisia è intrecciata indissolubilmente in un’altra cultura, la cultura dell’applauso. 

Ricevere applausi a destra e a sinistra, essere distinti da tutti, lodati, degni di nota, sopra gli altri. 

Gli scribi erano in una cultura dell’ipocrisia voluta per abbracciare e coltivare la propria cultura dell’applauso, del farsi valere e vedere ed ecco che, anche, la preghiera, luogo di comunione con Dio, diventa strumento di potere, di vanità, di riconoscimento. Che Dio ce ne liberi.  […]

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Commento alla Parola della domenica a cura di don Vanio Garbujo.
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